Varie, 3 ottobre 2006
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Gusenbauer Alfred
• Nato a Sankt Pölten (Austria) l’8 febbraio 1960. Politico. Socialdemocratico. Vincitore delle elezioni 2006. «[...] ha un mito e un modello: il cancelliere Bruno Kreisky, che governò l’Austria per 13 anni - dal 1970 al 1983 - con una maggioranza Spoe e rifondò il Paese. Era un bambino di sette anni quando la madre lo portò a un comizio elettorale: fu la sua illuminazione. Era intelligente ma povero - è figlio di un muratore di un piccolo paese della Bassa Austria, Ybbs an der Donau - e potè studiare grazie alle conquiste della socialdemocrazia: scuola, libri e trasporti gratis. Fino alla laurea in scienze politiche e al dottorato in filosofia del diritto. Di quegli anni conserva ancora l’atlante geografico: ”Per me è il simbolo della politica culturale di Kreisky”. Anche per questo vuole togliere le tasse scolastiche e fare dell’Austria ”il Paese dell’istruzione”. Aveva 17 anni quando, nel suo paesino, fondava una sezione della gioventù socialista. Ne aveva 24 quando ne diventava segretario nazionale. entrato in Parlamento nel ”93, ala sinistra in un partito che si profilava al centro. ”Sono un uomo di sinistra, ma non un comunista”, ha sempre detto di sé. Però al suo primo viaggio a Mosca baciò la terra appena sceso dall’aereo. Quando nel 2000 il socialdemocratico Klima vinse le elezioni, ma Wolfgang Schuessel gli sfilò la cancelleria alleandosi con Haider, il partito scelse Gusenbauer come ”presidente di transizione”: un funzionario leale ma senza carisma, che girava con una cartella rossa e vestiti improbabili. Non ha mai avuto vita facile: nel 2002, quando per la prima volta sfidò Schuessel e i socialdemocratici finirono al secondo posto, cercarono di scalzarlo, ma lui l’aveva già detto a sette anni, che da grande voleva fare il cancelliere, e tenne duro. Comprò una cartella nera e limitò il rosso alla cravatta, cominciò a vestirsi di scuro e scelse occhiali senza montatura. Ma anche così non aveva il look da cancelliere, e il partito per questa elezione cercò un’alternativa. Non la trovò e Gusenbauer cominciò la sua corsa. A febbraio tutti i sondaggi lo davano in testa con il 42 per cento delle intenzioni di voto, ad aprile era crollato al 35 per lo scandalo della Banca del sindacato Bawag, che aveva perso miliardi in dubbi affari ai Caraibi. Domenica ha ottenuto poco di più - 35,7 per cento - ma Schuessel ha fatto un tonfo ed è atterrato al 34,2. Così adesso è il dottor Alfred Gusenbauer - [...] una compagna, una figlia e una madre popolana che molto lo ha aiutato a raccogliere voti - che riceverà dal presidente il mandato a formare il nuovo governo. Un ritorno che il segretario amministrativo Spoe ha definito ”il più grande comeback della storia dopo la resurrezione di Lazzaro”. A differenza di Bruno Kreisky, però, Gusenbauer non ha la maggioranza assoluta e dovrà trovarsi un alleato. Ha detto di essere pronto a negoziare sia con i popolari sia con i Verdi [...]» (Marina Verna, ”La Stampa” 3/10/2006).