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 2006  ottobre 03 Martedì calendario

Fire Andrew

• Contea di Santa Monica (Stati Uniti) nell’aprile 1959. Scienziato. Premio Nobel per la Medicina 2006 (con Craig Mello). «[...] non sono medici nel senso tradizionale della parola. Il loro lavoro è scendere nell’infinitamente piccolo della cellula e giocare con il Dna come si farebbe con i tasti di un pianoforte. Il pezzo forte del loro repertorio è il ”silenziamento” dei geni, che consiste nello scegliere un frammento della doppia elica e spegnerlo come si farebbe con un interruttore. Il risultato: il gene azzittito smette di produrre la proteina che gli compete. E se ancora nessun uomo è stato curato con questa tecnica, le ricerche sul meccanismo di regolazione del Dna promettono di favorire la lotta contro le malattie virali (Aids o epatite) e contro i tumori. Andrew Fire, punta di diamante dell’università di Stanford, e Craig Mello, suo collega alla University of Massachusetts Medical School brancolavano nel buio come tanti altri colleghi nel mondo, prima della scoperta decisiva avvenuta nel 1998. A gettare nello sconforto i genetisti nel 1990 era stato un fiore scolorito: una petunia che Richard Jorgensen, della ditta americana Dna Plant Technology, cercava di rendere più colorata inserendovi il gene che sintetizza il pigmento viola. Il fiore, contro ogni aspettativa, nacque con ampie striature di bianco. ”Accadde anche a noi con la muffa neurospora. Volevamo donarle un arancione più intenso, e ci ritrovammo una colonia chiazzata di bianco” ricorda Giuseppe Màcino del dipartimento di Biotecnologie cellulari della Sapienza di Roma, i cui studi [...] sono stati menzionati dalla Fondazione Nobel. ”Avevamo scoperto il fenomeno del silenziamento dei geni. Ma il meccanismo ci era del tutto sconosciuto. Diversi gruppi nel mondo cominciarono a studiarne le cause. Fire e Mello furono più bravi e più fortunati allo stesso tempo”. La soluzione del problema - capirono subito gli scienziati - andava cercata all’interno del cosiddetto dogma centrale della biologia. Un gene per produrre una proteina ha bisogno di trasferire la sua informazione all’esterno del nucleo della cellula. Per farlo affida le ”istruzioni di assemblaggio” a una molecola ambasciatrice, l’Rna messaggero. Bloccare questa molecola equivale ad annullare l’effetto del gene, ed è proprio questo il meccanismo che Fire e Mello sono riusciti a inceppare con la loro tecnica battezzata ”interferenza da Rna”. Prima hanno provato a inserire nel verme Caenorhabditis Elegans un frammento di Rna messaggero, ma con effetti minimi. Pallidi risultati si ottenevano anche con la molecola di Rna simmetrica e opposta rispetto alla precedente (detta ”antisenso”). ”La mossa vincente - spiega Màcino - fu usare le due forme di Rna messaggero mescolate insieme. Con grande sorpresa degli stessi Fire e Mello, l’effetto di silenziamento fu potente. Solo dopo siamo riusciti a svelare il perché. Oggi la tecnica è venduta nei laboratori di tutto il mondo e usata negli esperimenti più svariati. Le applicazioni terapeutiche non sono vicine: gli effetti collaterali sull’uomo non sono ancora sotto controllo”. Finora un esperimento condotto sui topi è riuscito ad abbassare il livello di colesterolo del sangue, ma una seconda prova è stata interrotta per aver provocato danni gravi negli animali» (Elena Dusi, ”la Repubblica” 3/10/2006).