Vari, 29 settembre 2006
Stefano Gonella, 26 anni, portiere di notte in un albergo, tornò a casa con qualcuno che a un certo punto lo pugnalò alla schiena per tre volte, quindi alla gola
Stefano Gonella, 26 anni, portiere di notte in un albergo, tornò a casa con qualcuno che a un certo punto lo pugnalò alla schiena per tre volte, quindi alla gola. Nell’appartramento dormiva in un’altra stanza un ventiquattrenne spagnolo, che sentendo un po’ di baccano uscì per capire cosa stesse succedendo e fece in tempo a vedere un ragazzo dai capelli lunghi uscire di corsa dalla porta principale. Entrato in camera da letto vide il Gonella sdraiato a terra, le spalle sul pavimento, i piedi sollevati e appoggiati sul bordo del letto. Gonella parlava quattro lingue, era appassionato di musica africana ed era fidanzato con una Verity Cockburn, inglese, che fino a qualche settimana fa aveva abitato con lui ma adesso era tornata a Londra. Il Gonella l’avrebbe raggiunta presto, con l’intenzione di farsi una vita in Inghilterra. In un bilocale al quarto piano di un bel palazzo senza ascensore, in via Bartolomeo Passarotti, quartiere Navile, Bologna. Domenica 24 settembre, poco prima delle sette di mattina.