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 2006  settembre 21 Giovedì calendario

Ferite e cicatrici ”sotto copertura”. Nova Il Sole 24 Ore 21 settembre 2006. Storie di piccoli disagi quotidiani

Ferite e cicatrici ”sotto copertura”. Nova Il Sole 24 Ore 21 settembre 2006. Storie di piccoli disagi quotidiani. Josephine Frances Knight il 6 dicembre del 1917 sposa Earle Dickson, addetto agli acquisti del cotone a New Brunswick, nel New Jersey, per la ditta Johnson & Johnson. Da quel momento iniziano i piccoli "guai": la giovane sposa era molto volonterosa, ma terribilmente maldestra e con una spiccata propensione a tagliarsi e scottarsi quando si prodigava in cucina. Josephine cercava di medicarsi da sola con un rotolo adesivo e della garza, ma non faceva che peggiorare la sua già scarsa manualità. Così, ogni giorno, in casa Dickson si svolgeva il rito serale della medicazione delle ferite di Josephine. Alla fine, Earle ebbe una idea geniale: decise di preparare dei bendaggi già pronti che la moglie poteva facilmente applicare da sé al momento del bisogno. Si trattava di una striscia di nastro adesivo chirurgico su cui aveva applicato, a intervalli regolari, dei quadrati di garza sterile; il tutto era ricoperto con una striscia di crinolina in modo che potesse essere riarrotolato. Era nato il cerotto. Quando Dickson raccontò che cosa aveva creato a un suo collega di lavoro, questi lo convince a esporre l’idea agli amministratori. I Johnson, inizialmente, non rimasero eccessivamente impressionati, ma quando Dickson mostrò loro che poteva facilmente autoapplicarsi il bendaggio, si convinsero a produrlo. Da allora a oggi ne sono stati prodotti più di cento miliardi. J&J nominarono Dickson vice presidente della compagnia, posizione che mantenne fino alla pensione, nel 1957. Lydia O’Learly era nata con una larga macchia color lampone che le deturpava metà faccia. Finito il college iniziò a cercare lavoro come commessa ai grandi magazzini, ma nonostante il diploma non fu assunta a causa della sua imperfezione. Un’ingiustizia che le permise di creare, qualche tempo dopo, il primo make up "curativo" per le persone afflitte da cicatrici, ustioni o altre imperfezioni. O’Leary trovò lavoro come disegnatrice di cartoline. Un giorno, disegnando un fiore si accorse che un petalo era più scuro degli altri. Lo ritoccò con una gradazione di colore più chiaro e riparò il suo errore perfettamente. Fu allora che si domandò se avesse potuto fare la stessa cosa per camuffare la sua imperfezione. Andò davanti allo specchio e coprì la macchia con la pittura a olio. Poi incominciò a sperimentare altri ingredienti, tra cui acqua, polvere di zinco e glicerina. Infine, grazie ai consigli di un amico chimico, ottenne il camuflage perfetto. Ma quando chiese di brevettarlo, la sua applicazione fu rifiutata: il tribunale non comprese la differenza tra il suo make up e quello già brevettato e in commercio. O’Leary si appellò alla decisione e seduta nell’aula di tribunale applicò il prodotto sul suo viso, consapevole che avrebbe stupito e convinto i giudici che il suo prodotto era davvero una novità. Ottenne il brevetto e oggi Covermark è un marchio internazionale che permette alle persone con ustioni, cicatrici e altri difetti cutanei di condurre una vita "psicologicamente" normale. Quale delle due invenzioni è stata brevettata prima? Risposta: cerotto (1921); camuflage (1932) Francesca Cerati