Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  settembre 03 Domenica calendario

Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale 3 settembre 2006. SIGNORA (LA MIA SIGNORA, LA SUA SIGNORA) Frase che simboleggia cattivo gusto e presunzione ma, per abolirla, bisogna tener conto dei nostri interlocutori, adeguandosi ai gusti e alle ambizioni altrui

Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale 3 settembre 2006. SIGNORA (LA MIA SIGNORA, LA SUA SIGNORA) Frase che simboleggia cattivo gusto e presunzione ma, per abolirla, bisogna tener conto dei nostri interlocutori, adeguandosi ai gusti e alle ambizioni altrui. Non è mai lecito dire la mia signora invece di mia moglie, ma è talvolta necessario dire la sua signora. Infatti, ad un amico giovane e disinvolto si dirà «salutami tua moglie». Ma l’amico anziano e provinciale preferirà sempre la formula «Molti saluti alla signora». Lo snob apprezza la formula anglosassone del «saluti alla signora Rossi, o Bianchi». E tutti, in fondo, gradiscono la napoletana cerimoniosità del «donna»: «Ricordami a donna Maria o Luisa, o Margherita».