il Giornale 06/082006, 18 settembre 2006
Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale, 6 agosto 2006. OSPITALIT (FALSA) L’ospitalità è una virtù antichissima, che per millenni supplì alla mancanza di organizzazioni alberghiere, turistiche e poliziesche: «L’ospite è sacro, nutriamolo, alloggiamolo, difendiamolo, presentiamolo al cieco, ma sensibile, signor Omero, e scortiamolo fino al confine, dove verrà affidato ad un altro padron di casa comprensivo»
Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale, 6 agosto 2006. OSPITALIT (FALSA) L’ospitalità è una virtù antichissima, che per millenni supplì alla mancanza di organizzazioni alberghiere, turistiche e poliziesche: «L’ospite è sacro, nutriamolo, alloggiamolo, difendiamolo, presentiamolo al cieco, ma sensibile, signor Omero, e scortiamolo fino al confine, dove verrà affidato ad un altro padron di casa comprensivo». E, se anche il progresso rende superflue alcune di queste precauzioni, pure l’ospite dovrebbe esser sacro lo stesso, specialmente quando è un ospite involontario. Non lui, insomma, bussa alla vostra porta in una notte di neve: siete voi che lo invitate a bere un cocktail, sulla fine di un torrido pomeriggio estivo, totalmente trascurando il fatto che il vostro appartamentino periferico è addirittura bollente e che la vostra ghiacciaia non funziona affatto. Spendendo esattamente la metà di quanto voi lo obbligate a spendere in tassì, il vostro ospite siederebbe tranquillo in qualche fresca e splendida piazza italiana, bevendo granite impeccabili o, se crede, cocktails preparati alla perfezione. Perché lo invitate, dunque, povero ospite? Bene o male, tutti mangiano, la sera, in casa loro; e del resto non vi sognereste di invitar i mendicanti che digiuneranno. A questi ospiti, che strappate dai loro deschi, offrite qualcosa che non avrebbero avuto: l’insalata di pollo, o la presenza della diva di Hollywood, un vino prodigio o una conversazione scintillante. Altrimenti, lasciateli tranquilli e non costringeteli, dopo una notte insonne (quel pesce aveva qualcosa di strano!), a telefonarvi i loro sentiti ringraziamenti.