il Giornale 10/09/2006, 10 settembre 2006
Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale, 10 settembre 2006. ZORRO Ovvero Douglas Fairbanks Sr. / Si sposò una prima volta, con l’ereditiera che parve offrire a lui, giovane attore, l’ingresso in un particolare patriziato americano
Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale, 10 settembre 2006. ZORRO Ovvero Douglas Fairbanks Sr. / Si sposò una prima volta, con l’ereditiera che parve offrire a lui, giovane attore, l’ingresso in un particolare patriziato americano. Poi divorziò, divenuto ricchissimo, perché la moglie non aveva alcun desiderio di invitare nella villa qualsiasi Royalty di passaggio. Poi sposò la debuttante Mary Pickford, perché ne era innamorato, e perché la sentiva animata dalle sue stesse ambizioni. Poi cominciò a odiare la prima signora Fairbanks ed il piccolo Douglas jr., nato da quell’unione, perché, impoveriti ormai, abitavano a Parigi, vivevano in Rive Gauche, frequentavano gli intellettuali e si trattava per lui di uno snobismo ancora misterioso. Poi odiò Joan Crawford, giovanissima sposa del figlio, perché la considerava plebea. Poi divorziò da Mary, perché il successo di lei l’infastidiva, e sposò Sylvia; era, anche lei, plebea per nascita, però seguitava (e seguita e seguiterà) a portare il titolo di un primo marito, facendosi chiamare lady Ashley. Il povero, grosso, cardiaco Doug si ammazzò, letteralmente, a furia di cocktail-parties, o formal-dinners, e quanto, secondo lui, doveva condurlo sulla vetta di una carriera unicamente mondana. Il segno di Zorro era, ormai, una qualsiasi onorificenza, un cartellino da portare all’occhiello per significare che si poteva accedere alla Royal Enclosure di Ascot. E mi sembra giusto concludere queste pagine con un ammonimento: guardatevi da Mammone, guardatevi dallo snobismo.