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 2006  settembre 17 Domenica calendario

SOLDI Aldo. Nato a Piombino (Livorno) il 25 novembre 1951. Manager. «’Si può abbassare il prezzo dei farmaci da banco?”

SOLDI Aldo. Nato a Piombino (Livorno) il 25 novembre 1951. Manager. «’Si può abbassare il prezzo dei farmaci da banco?”. ”Se si può, si deve”. bastato questo semplice botta-risposta al presidente di Ancc-Coop, Aldo Soldi, per spiegare come è partita la crociata del movimento cooperativo per la liberalizzazione dei consumi. E in settori diversi, dai telefonini all’energia. Ed è Soldi l’uomo che, da quando è salito ai vertici dell’Associazione nazionale cooperative di consumatori (giugno 2004), ha spinto l’acceleratore del rinnovamento, di più, della svolta epocale nel mondo un po’ impolverato della cooperazione. Una carriera tutta coop, nella rossa cooperazione toscana. [...] una laurea in Scienze Politiche, il suo curriculum è Unicoop Tirreno di cui è stato presidente fino al 24 ottobre 2005, dopo aver ricoperto varie responsabilità dal Settori Affari Generali, a Soci e Consumatori, alle Risorse Umane, vicepresidente nel 1997 e presidente due anni dopo. ”Oltre a una catena leader nella Gdo siamo una grande organizzazione di consumatori, con oltre sei mila soci. Abbiamo quindi il dovere di rappresentare i loro interessi”, spiega. E questo in un momento in cui le esigenze delle famiglie sono cambiate e i bisogni vanno oltre l’alimentare, verso altri comparti. ”Troppa parte del reddito delle famiglie è prigioniero di monopoli, corporazioni e consumi obbligatori” afferma con un sorriso disarmante ma con la schiettezza propria dei toscani [...] Vedi telecomunicazioni, affitti, bollette energetiche, carburanti. Prima tappa della battaglia contro i ”monopoli distributivi”, la vendita di latte in polvere marchio Coop (con risparmi di prezzo anche del 40%) per arrivare alla deregulation dei farmaci da banco già diventata case history. Prima la proposta di legge, poi la raccolta di 800 mila firme, la discussione in Parlamento, infine il ”decreto legge Bersani” con l’imprimatur del Governo. E la liberalizzazione dei medicinali senza ricetta è realtà. Una realtà che per Coop significa tre corner (Coop salute) attivi già dal giorno immediatamente successivo al via libera di palazzo Chigi (a Carpi, Ferrara e Bari) [...] Con l’obiettivo del lancio [...] di farmaci (da banco) a marchio Coop: per primi aspirina e antipiretici, in accordo con le case farmaceutiche. ”Niente di strano, fa parte della coerenza Coop nel punto vendita. E poi all’estero esiste già. Nel Regno Unito l’aspirina al supermercato costa 60 centesimi”. La semplice domanda rimbalza su altri settori. ” possibile abbassare il prezzo della telefonia mobile? E come? Creando intese e accordi con gli operatori del settore”. Da qui le trattative in corso con Telecom Italia, per discutere un eventuale accordo con Tim e la telefonia mobile virtuale. L’onda della deregulation targata Coop travolge quindi i carburanti. ”Se si può si deve”. E come? ”Liberalizzando gli insediamenti”. Della serie, una stazione di servizio in ogni grande centro commerciale. Infine l’energia. E come? Liberalizzando la fornitura e organizzando la domanda. ”Stiamo preparando la costituzione di cooperative di consumatori per l’acquisto di energia elettrica o di gas” per trattare le migliori condizioni con i grandi gruppi ”meglio se nazionali”. [...]» (Antonia Jacchia, ”Corriere della Sera” 17/9/2006).