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 2006  settembre 11 Lunedì calendario

Anno III - Centotrentacinquesima settimanaDal 4 all’11 settembre 2006Indulto I primi dati dopo l’indulto arrivano da Palermo: in agosto +32 % di scippi, +32% di rapine

Anno III - Centotrentacinquesima settimana
Dal 4 all’11 settembre 2006

Indulto I primi dati dopo l’indulto arrivano da Palermo: in agosto +32 % di scippi, +32% di rapine. Il Pagliarelli (il più grande carcere della Sicilia) dopo l’indulto s’è svuotato del 40 per cento: 538 persone, due terzi delle quali extracomunitari, sono tornate in libertà.

Telecom La Telecom ha più di 40 miliardi di debiti e ai primi di ottobre Tronchetti dovrà sborsare un bel po’ di soldi per ricomprare le quote possedute da Unicredit e Intesa, un 4,75% il cui prezzo è stato fissato quando la quotazione della società viaggiava sopra i quattro euro. Oggi sta a due euro virgola due. Dei 40 miliardi e passa di debiti, undici sono bond, sparpagliati per il mondo, e che bisogna rimborsare. L’idea è sostanzialmente quella di vendere la Tim, cioè i cellulari, il cui valore sarebbe – secondo gli uomini di Tronchetti – di una quarantina di miliardi. Poiché è quasi a punto l’accordo con gli spagnoli di Telefonica per cedere anche Tim Brasile a 6-7 miliardi, se l’operazione andasse secondo i piani la società si troverebbe non solo con l’indebitamento a zero ma addirittura con un bell’attivo di cassa. I problemi sono questi: non è detto che la volonta di vendere coincida con la volontà di qualcun altro di comprare; con 40 miliardi, invece della sola Tim, si potrebbe prendere tutto; problemi anche dopo: una volta sborsati i 40 miliardi per Tim, il compratore potrebbe lanciare un’Opa su Telecom e riprenderseli (Tronchetti pensa di difendersi svuotando subito dei soldi la società con un mega dividendo da versare ai soci e poi magari ricapitalizzando); inoltre, poiché il gruppo è in sofferenza, chi vuol comprare potrebbe aspettare un pochino, in modo da prenderlo meglio per la gola (nel mondo degli affari, usa). Tronchetti ha fatto sapere che, se non si farà avanti nessuno, metterà Tim all’asta. Neanche questo garantisce che si possa poi spuntare il prezzo migliore. I partecipanti a un’asta sono capacissimi di mettersi d’accordo prima, in modo da non scannarsi a vicenda. Un altro problema è politico: Tim sarebbe certamente comprata da un gruppo straniero e quindi ad operare in Italia non ci sarebbe più nessuna compagnia italiana (la Omnitel è stata venduta all’inglese Vodafone, la Wind all’egiziano Sawiris che era tre volte più piccolo dell’Enel e s’è fatto prestare i soldi dalle banche italiane, la 3 è fin dall’inizio dell’anglocinese Hutchinson-Whampoa). I sindacati hanno già detto di essere contrarissimi alla vendita di Tim.

Banda larga Ma, supponendo che tutto vada bene, che cosa farà Tronchetti con la Telecom risanata? Una tv via cavo da vedere su Internet: l’azienda possiede infatti sempre la rete di telefonia fissa e su questa rete possono passare film, partite di calcio, pubblicità eccetera. Telecom possiede già i diritti della Juve e infatti Sky domenica scorsa non ha potuto far vedere il debutto in B dei bianconeri (contro il Rimini: 1 a 1) perché Murdoch e Tronchetti non si sono messi d’accordo. I due si sono visti a Zante, sullo yacht del magnate australiano, e hanno parlato proprio dei cosiddetti contenuti: Telecom infatti ha la rete, ma non ha molta roba da trasmettere. Murdoch invece ha un magazzino pieno. E se Murdoch, in cambio dei contenuti, volesse un pezzo di società? E se Murdoch, invece, volesse tutta la società? E se Murdoch, invece, non volesse vendere niente?

Natascha Mercoledì 6 settembre, Natascha Kampusch, la ragazza austriaca rapita a 10 anni e tornata libera a 18, s’è fatta intervistare dalla televisione, rete Orf 2, prima serata. Share mostruoso: 80 per cento, mai registrato da nessun programma in Europa. Enorme anche l’impressione: s’è scelta da sé le domande, per sette ore ha voluto rivedere la registrazione negli studi dell’Orf, ha chiesto che certe risate troppo squillanti venissero ripulite dai tecnici del suono. C’era anche un segnale convenuto con l’intervistatore: ogni volta che prendeva in mano il bicchiere d’acqua, significava che la domanda non era stata concordata e quindi dopo si sarebbe dovuto tagliare. Ha scelto perfino l’arredo dello studio tv: sfondo nero, un’abat-jour, di fronte il giornalista Christopf Feurstein e lo psichiatra Max Friedrich, le telecamere nascoste dietro tende color panna. Lei indossava una camicia viola con le perline, jeans alla moda, foulard fucsia, due bracciali, una collanina rossa. S’è truccata da sé: un velo di lucidalabbra, fard rosato, ciglia finte. L’intervista è stata venduta a 120 emittenti di settanta paesi. Natascha ha incassato un milione di euro. Sabato è poi andata a mettere una candela sulla cassa di Wolfgang, il suo sequestratore che s’è buttato sotto al treno e che poi è stato sepolto sotto falso nome. Natascha ha chiesto e ottenuto di restare sola, per qualche minuto, nella cella dell’obitorio. Dire che l’Austria ha perso la testa per lei, è poco.

Berlusconi Berlusconi, tornato a parlare a Gubbio, prima ha detto che Forza Italia non avrebbe votato la missione in Libano "perché non prevede il disarmo di hezbollah", ventiquattr’ore dopo ha fatto marcia indietro e detto: vedremo. Casini sta dando forti scossoni alla sua leadership ("non morirò berlusconiano!"), ma Berlusconi non sembra neanche accorgersene. Follini ha detto che o la Casa delle Libertà farà a meno di Berlusconi oppure lui si riterrà libero di votare anche per il governo ("decidendo caso per caso").

Schumacher Schumacher è arrivato primo a Monza e ha fatto sapere che al termine di questa stagione si ritirerà. Ha vinto 90 gran premi ed è stato sette volte campione del mondo. Potrebbe vincere anche quest’anno, dato che si trova ormai a due soli punti dal primo in classifica Alonso. L’anno prossimo i piloti della Ferrari saranno Raikkonen e Massa.

Facchetti Grande commozione ha suscitato la morte di Giacinto Facchetti, campione e presidente dell’Inter, del cui male incurabile il pubblico non era informato. Diecimila persone sono andate a rendere omaggio alla salma, nella cappella di San Sigismondo in Sant’Ambrogio a Milano. Aveva solo 63 anni.

Calcio E’ tornato il calcio. La Nazionale campione del mondo, guidata adesso dal giovane Donadoni, ha cominciato male il campionato europeo, pareggiando con la Lituania a Napoli (dove il pubblico ha fatto follie per Cannavaro e s’è innamorato di Cassano) e perdendo con la Francia a Parigi per 3 a 1 (qui l’amore per Cassano è finito di colpo). ricominciato anche il campionato, con tutte le big vincenti, tranne la Juve che però sta in serie B e ha pareggiato. Grande favorita, dopo la penalizzazione del Milan, è l’Inter. Nei guai la Fiorentina e la Lazio che, a causa di calciopoli, partono con molti punti di penalizzazione. Intanto Moggi è di nuovo alla ribalta: su Telelombardia e su una rete di tv locali collegate, commenta tutti i lunedì sera i risultati e risponde alle domande ("a tutte le domande") dei telespettatori.

Crialese Il Leone d’oro di Venezia è andato a un film cinese che nessuno di noi andrà a vedere (Still life di Jia Zhang-Ke). La vera rivelazione è stata però Emanuele Crialese, al cui film (Nuovomondo, epopea di una famiglia siciliana emigrata in America a inizio Novecento), battuto per 4 a 3 nella votazione finale, è stato assegnato un premio creato apposta, il Leone d’argento-Rivelazione.


Anno III -