Vari, 16 settembre 2006
Silvia Mantovani, 28 anni, laureanda in medicina, per guadagnare qualcosa lavorava in una fabbrica che inscatola pomodori
Silvia Mantovani, 28 anni, laureanda in medicina, per guadagnare qualcosa lavorava in una fabbrica che inscatola pomodori. Qualche giorno fa, terminato il turno di sera, prese la macchina per tornare a casa. A bordo di una Panda la seguì il suo ex ragazzo, Aldo Cagna, di anni 29, drogato e con svariati precendeti penali alle spalle. Percorsa poca strada la tamponò, poi la speronò costringendola a fermarsi: lui scese dalla macchina, le andò vicino, aprì lo sportello e la colpì con un coltello al collo, al viso, al torace e infine le recise l’aorta: in tutto il corpo le lasciò 15 coltellate. Gettata l’arma per strada, il Cagna vagò a piedi per qualche chilometro, fino a quando incontrò un metronotte al quale raccontò tutto. I due ragazzi erano stati fidanzatini al liceo, poi lui non riuscì a diplomarsi, mentre lei si iscrisse all’università. Racconta un’amica di Silvia: «La voleva tutta per sé, e lei lo seguiva per tenerlo buono ma non ci riusciva, Litigavano per nulla, lui alzava le mani. Lo sapevano anche i genitori». Il comportamento del Cagna si fece sempre più disturbato: una volta, cercando la fidanzata, buttò giù la porta di casa e picchiò il marito della sorella, un’altra volta imbrattò i muri del condominio dei Mantovani. Fino a quando con un pugno mandò all’ospedale Silvia, che firmò una querela presto ritirata. Da tempo non stavano più insieme, ma lui non la lasciava mai perdere: la aspettava fuori dai locali per insultarla, di notte si appostava sotto casa sua e fischiettava, tanto per farle sapere che c’era. A un certo punto Silvia andò a vivere da un’amica, per depistarlo, e trovò anche un nuovo amore. Lui invece si trasferì in un altro paesino, dove diceva che avrebbe voluto aprire un agriturismo. Per circa un anno non la disurbò più, fino a quando pochi giorni addietro non riprese a telefonarle. In una stradina di Martorano, a pochi chilometri da Parma. Dopo le undici di sera di martedì 12.