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 2006  settembre 14 Giovedì calendario

STORONI MAZZOLANI Lidia Roma 30 gennaio 1911, Roma 11 settembre 2006 • «[...] per tutta la vita s’era fatta testimone della storia antica perché servisse a quella contemporanea

STORONI MAZZOLANI Lidia Roma 30 gennaio 1911, Roma 11 settembre 2006 • «[...] per tutta la vita s’era fatta testimone della storia antica perché servisse a quella contemporanea. Antifascista, sposata con l’avvocato Enzo Storoni, un eminente liberale, che fu sottosegretario con De Gasperi e poi assessore all’urbanistica a Roma, aveva fatto la sua parte negli anni della guerra, nella Roma ”città aperta” poi diventata quasi una leggenda. Aveva avuto un nonno fuggito di casa per raggiungere Garibaldi in Sicilia e un padre che, all’udire il discorso di Turati dopo il delitto Matteotti, si era commosso fino alle lacrime. Storia vissuta, dunque. Giorni, quelli della Liberazione, che valevano, amava dire, il doppio. Aveva tradotto molto: cominciando da Keats e da Swift. Ma tutti la ricordano per l’impresa in cui riunì la competenza di antichista a quella di traduttrice: la versione italiana delle Memorie di Adriano della Yourcenar, di cui divenne amica. Una volta, rievocando proprio quell’amicizia e le discussioni su Adriano, disse che se invece di scriverle oltre quaranta lettere la Yourcenar le avesse telefonato, non sarebbe rimasto nulla di quei loro discorsi. La parola scritta ha un suo primato e una sua durata: arriva, come ben sappiamo, a sfidare i secoli. Una volta, dalle iscrizioni funerarie romane, la Storoni ricavò per Sellerio un libretto intitolato Una moglie. La ricostruzione di una vita (del primo secolo avanti Cristo) grazie ai frammenti di una lapide i cui brandelli, nel tempo, si era sparsi un po’ dovunque ed erano stati poi in gran parte salvati da diversi ricercatori e studiosi. Abile ricercatrice, Lidia Storoni ha al suo attivo un grande numero di saggi e biografie particolarmente fortunati e più volte ristampati perché pensati per un pubblico più ampio di quello costituito dagli specialisti della materia. La vita di Galla Placidia (Rizzoli) ebbe un successo notevole, ma bisognerebbe ricordare almeno L’idea di città nel mondo romano che nel 1967 vinse un Premio Viareggio e Sant’Agostino e i pagani (Sellerio). Tema straordinario quello affrontato in questo saggio: la persecuzione dei pagani da parte dei cristiani, una transizione violenta, durata secoli, con leggi apposite che prevedevano la distruzione metodica della religione pagana predicata dall´implacabile Agostino, vescovo di Ippona. Un modo per sottolineare come la storia si debba leggere evitando le facili mitologie e senza mai perdere di vista la complessità degli eventi, tralasciando, per esempio, come è costume diffusissimo, di attribuire al mondo di ieri una sorta di perfezione poi perduta per sempre. Per questo, per recuperare un’analisi spietata del potere, aveva a lungo frequentato Tacito traendone un saggio, Tiberio e la spirale del potere. Ancora una volta era un modo per rileggere l’antico pensando ai tempi che le era toccato di vivere: Tacito era il testimone amareggiato di un cambiamento irreversibile, che avrebbe visto tramontare le antiche virtù dell’era repubblicana. Per molti anni, fino alle soglie del nuovo secolo, Lidia Storoni ha scritto su queste pagine ed è stata, la sua, una testimonianza culturale preziosa. [...]» (Paolo Mauri, ”la Repubblica” 12/9/2006).