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 2006  settembre 12 Martedì calendario

Cialella Pablo

• Nato a Lomas de Zamora (Argentina) nel 1976. Cantante. «Una serie di colpi di sfortuna impressionanti. La fidanzata che lo molla e lo caccia di casa, i curriculum lasciati alle agenzie interinali, il lavoro al Burger King, le serate nei pianobar a 50 euro, la mensa dei poveri... il testo, quasi recitato, di Dura la vita a Milano città, tormentone- serio del momento che partito da Radio Deejay e Mtv (con un video che omaggia Dogville di Von Trier) sta conquistando tutti. Un furbetto che gioca con l’attualità? ” tutto vero ed è tutto successo tutto a me. Racconto le emozioni che vissuto”, confessa l’autore, [...] Papà italiano, mamma argentina, è arrivato in Italia a 11 anni. L’infanzia la passa in un paesino di 1000 abitanti in Molise. Dove fa la gavetta: ”Compravo gli spartiti per la chitarra più che i dischi: ho iniziato con Guns’n’Roses, Dylan e i canzonieri”. Con i primi gruppetti litiga: ”In chiesa suonavamo puliti e ordinati, nei locali viravamo su rock e metal. Loro volevano fare cover, io le mie canzoni”. E così Pablo, testardo, prosegue in solitaria. E vince due concorsi. Che lo portano a esibirsi al Parlamento europeo di Strasburgo e sul palco del Congresso eucaristico mondiale di Bologna del ’97. la stessa sera in cui Dylan suona per il Papa. ” stata una cosa simbolica, il regalo di una vita: qualcosa mi diceva che dovevo andare avanti”. Decide di trasferirsi a Milano e si scontra con la dura realtà della metropoli. Lavoretti di giorno (450 euro al mese, part time) e la sera nei locali a suonare. ”Ho un ricordo positivo del Trottoir: sono stati gli unici professionali. Però mi chiedevano pezzi allegri, spagnoli, La Bamba, La Flaca e io, senza dirlo, ci infilavo i miei traducendo il testo”. Pablo, nonostante una leggera cadenza spagnoleggiante, compone in italiano. ”L’ho imparato trascrivendo i testi delle canzoni popolari come Mamma mia dammi 100 lire e La domenica andando alla messa”. Ora che si è trasferito a Bologna (’Dura anche lì”) si è spiegato il perché di questo astio verso Milano? ”Ma io la amo - replica -, è una santa terra. Girandola come un randagio però ho conosciuto sia la fatica di viverci che il suo cuore. Forse è stata lei a non amarmi. Ricordi positivi? Il Rolling Stone, l’Alcatraz, il parco di Trenno, il sapore della città per me che arrivavo da un paesino”. Dura la vita... non l’ha scritta allora: ”Ho tirato fuori quelle emozioni dopo anni. venuta fuori all’improvviso. Ho superato qualcosa. Con le canzoni mi curo e cerco di far stare bene chi le ascolta [...] Dura la vita... non è una canzone di sinistra. una canzone vera.E in generale più che di politica parlo di sociale. Poi non credo al ruolo di cantautore schierato: i centri sociali mi hanno respinto perché non ero famoso” [...]» (Andrea Laffranchi, ”Corriere della Sera” 11/9/2006).