Libero 01/09/2006, pag.19 Daniele Pajar, 1 settembre 2006
E con la ruota della fortuna nove puntate alla volta. Libero 1 settembre 2006. Venezia. Il casinò di Venezia ha inaugurato una mega slot multipla ispirata al quizzone storico di Mike Buongiorno
E con la ruota della fortuna nove puntate alla volta. Libero 1 settembre 2006. Venezia. Il casinò di Venezia ha inaugurato una mega slot multipla ispirata al quizzone storico di Mike Buongiorno. Il gingillo in questione si chiama ”Ruota della fortuna”, in inglese ”Wheel of fortune”, e, giusto per far capire che l’ispirazione era proprio offerta dal grande programma condotto da Telemike, ad inaugurare ci hanno messo Nancy Pomelli, ultima valletta dello show prima che chiudesse i battenti. Peril Casinòun investimentocorposo: 200milaeuro di slot che permette, in un solo colpo, a nove amanti del rischio di giocarsi bei soldoni. Non vale il noto adagio ”qui si vince sempre” maMauro Pizzigati, presidente del Casinò di Venezia ci spiega che «le slot che abbiamo qui sono quelle che, al mondo, pagano di più in percentuale». Chiediamo lumi ulteriori sulla vita da casino’: «il casino’ è basato su due principali sistemi di gioco – spiega Pizzigati – c’è il gioco alla francese, che viene coltivato principalmente nella nostra sede veneziana di Ca’ Vendramin Calergi, lungo il Canal Grande. Poi ci sono i giochi elettronici detti all’americana – in cui sono incluse anche la slot-machine – che sono un modo nuovo di affrontare il gioco». Il ”made in america’ è per tutti, mentre i tavoli francesi attraggono quasi esclusivamente clientela adulta, quella che va a giocare in smoking, o nel rispetto del ”dress code” dei casinò di mezzo mondodove se la giacca non ce l’hai non puoi entrare. Facendo un passo di qualche chilometro verso la terraferma si arriva a Ca’ Noghera, seconda sede della casa da gioco, dove la porta invece è aperta a tutti. Il parcheggio auto è pieno zeppo a tutte le ore del giorno e della notte. C’è un mondo dietro a slot e tavoli verdi: chi viene attratto dal gioco puo’ appartenere a tre distinte categorie che ci definisce la casa da gioco stessa. Prima categoria, quella del giocatore occasionale: investe, in tre o quattro visite, 300 euro; seconda categoria, corrisponde al 15% dei clienti del casino’ di Venezia: questo spende fino a mille euro; terza categoria, i veri spendaccioni, che a disposizione hanno un budget annuo di 35mila euro. Daniele Pajar