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 2006  settembre 06 Mercoledì calendario

Giraudo Federico, di anni 74. Separato da tempo, riservato e solitario, un passato da commesso viaggiatore di utensili e liquori, sempre in giacca e cravatta, quattro mesi fa s’era trasferito da Torino a Pinasca «perché là gli affitti costano meno» ed era parsimonioso al punto da sottolineare con la biro, sulla lista della spesa, i centesimi e gli euro

Giraudo Federico, di anni 74. Separato da tempo, riservato e solitario, un passato da commesso viaggiatore di utensili e liquori, sempre in giacca e cravatta, quattro mesi fa s’era trasferito da Torino a Pinasca «perché là gli affitti costano meno» ed era parsimonioso al punto da sottolineare con la biro, sulla lista della spesa, i centesimi e gli euro. Nella mattinata di sabato 2 settembre i fratelli Vanda e Arrigo, di anni 60 e 71, salirono a casa sua per proporgli la solita escursione in montagna, lo trovarono invece sul pavimento, pancia in su, gola tagliata, in una pozza di sangue. Tre giorni dopo si presentò ai carabinieri un Murgia Sergio di anni 40, senza casa e senza lavoro, che raccontò d’aver conosciuto il Giraudo al supermarket, di avergli riparato un infisso di casa per 50 euro e di avergli poi proposto come domestica la sua ex convivente, «sa, abbiamo anche due figli e un po’ di denaro ci farebbe comodo». Il Giraudo per risposta si sbottonò la patta mostrando la foto di una donna nera nuda con accanto una bambina in mutandine, il Murgia allora gli spaccò in testa uno sgabello, gli tagliò la trachea con una lama da cucina e lo infilzò più e più volte su tutto il corpo. Sabato 26 agosto in un bilocale a Pinasca, piccolo paesino immerso nel verde della Val Chisone, in provincia di Torino.