Varie, 6 settembre 2006
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Burruano Luigi
• Maria Palermo 22 aprile 1948. Attore. «Doveva essere a Roma, per dare la voce al padrino Bernardo Provenzano in un film-documentario, ma l’attore Luigi Maria Burruano non ha mai preso l’aereo: è stato arrestato per aver accoltellato l’ex genero che esasperava la moglie e non pagava più gli alimenti ai tre figli. La lite finita con l’aggressione è avvenuta nella piazza di Mondello, il salotto estivo dei palermitani frequentato abitualmente da Burruano. Ma nessuno ha fermato l’attore di tanti successi in teatro e al cinema mentre fuggiva con un coltello in mano, nessuno ha chiamato polizia o carabinieri mentre un giovane di 34 anni si agitava per terra, in una pozza di sangue. Una voce anonima al 118 si è limitata a dire: ”C’è un uomo che sta molto male, venite”. L’omertà del salotto buono di Palermo ha raggelato anche i medici. Sono stati loro a chiamare i carabinieri: «’Ho paura - ha detto una dottoressa all’operatore del 112 - qui sta accadendo qualcosa di strano. La piazza si è svuotata”. L’omertà che Burruano aveva raccontato nei panni del padre di Peppino Impastato nel film I cento passi l’ha protetto sino alla mezzanotte di lunedì. Quando il genero, Fabio Guida, tuttofare del bar più noto di piazza Mondello, è uscito dalla sala operatoria ha svelato quello che stava diventando un vero e proprio giallo. Si sospettava una lite fra pregiudicati, per motivi di droga. ” stato mio suocero a ferirmi, mi perseguita”, ha detto invece Guida: ”Non vuole che veda mia moglie e i bambini”. I carabinieri hanno telefonato all’attore: era assieme ad alcuni colleghi accanto al palcoscenico di Villa Pantelleria, dove domenica ha recitato stato il figlio, tratto dal romanzo di Roberto Alajmo. Aveva bevuto qualche birra di troppo, ma si è difeso. finito comunque in manette: i carabinieri della Compagnia San Lorenzo l’accusano di tentato omicidio. Burruano, protagonista di tanti film sulla mafia [...] al fianco del nipote Luigi Lo Cascio [...] ”La ferita è frutto di una colluttazione - dice l’attore - non volevo fare del male a quel ragazzo”. E poi il racconto della vita difficile della figlia dopo la separazione: ”Non ascoltate lui, è solo un poco di buono che perseguita i miei cari. Ha fatto soffrire mia figlia e i miei nipoti. Per fortuna, da maggio è andato via da casa. Ma non si vuole rassegnare. Non paga gli alimenti, e per di più si presenta a casa quando vuole”. [...] Sul matrimonio di Gelsomina Burruano con Fabio Guida è tutta la famiglia ad essere divisa: l’ex moglie dell’attore, l’attrice Rori Quattrocchi, si schiera con il genero (’Fabio è un bravo ragazzo, nonostante qualche problema personale. Piuttosto, mia figlia non mi fa vedere i nipoti”); la figlia smentisce (’Da tempo ormai ci mantiene mio padre”). I colleghi di Burruano conoscevano tutti questo dramma familiare: ” una vicenda triste - dice Tony Sperandeo - Gigi non è violento. E pur essendo malato, lavora per aiutare la figlia”. In difesa di Burruano arriva anche Nino Frassica: ”Sarà stato un gesto dettato dall’esasperazione. Sono sicuro che ora sarà pentito”. Ironia della sorte, uno dei primi lavori teatrali di Burruano, negli anni 70, si intitolava proprio: La coltellata» (Salvo Palazzolo, ”la Repubblica” 6/9/2006).