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 2006  settembre 05 Martedì calendario

IRWIN Steve. Nato a Essendon (Australia) il 22 febbraio 1962, morto a Port Douglas (Australia) il 4 settembre 2006

IRWIN Steve. Nato a Essendon (Australia) il 22 febbraio 1962, morto a Port Douglas (Australia) il 4 settembre 2006. Cacciatore di coccodrilli. « stato ucciso dalla puntura al petto di una pastinaca, una razza comune di quelle che si muovono nei mari quasi volando con le grandi ali pettorali. Un animale che può iniettare un potente veleno dall’aculeo che porta nella parte posteriore del corpo, ma che solitamente di fronte al pericolo preferisce fuggire. Il destino ha voluto che fosse proprio uno degli esseri meno pericolosi con i quali aveva avuto a che fare a procurare la morte a Steve Irwin, noto in tutto il mondo, grazie ai suoi avventurosi servizi televisivi, come Crocodile Hunter. [...] stava girando un documentario sugli animali pericolosi della barriera corallina australiana, che avrebbe intitolato Deadly Sea Creatures. L’incidente è avvenuto durante le riprese subacquee. Irwin - stando al racconto dei collaboratori - avrebbe inavvertitamente urtato la razza, provocandone la reazione. L’aculeo l´ha colpito proprio al cuore, e nonostante il pronto intervento dei medici l’uomo è morto per collasso cardiaco. Steve Irwin era diventato famoso per il suo modo del tutto originale di documentare il mondo degli animali, soprattutto quello dei rettili. ”Cerco di far sentire il telespettatore il più partecipe possibile del mio incontro con gli animali”, raccontava. Si avvicinava alle bestie, spesso prendeva tra le mani esemplari letali anticipando quale sarebbe stato il comportamento difensivo, che spesso si manifestava con tentativi di mordere. La sua capacità di intrattenere il pubblico con gli animali venne scoperta da John Stainton, direttore di una televisione australiana che lo vide all’opera durante uno spettacolo al suo zoo privato, l’Australia Zoo, ereditato dal padre. Stainton capì subito che aveva di fronte una nuova star televisiva. Il primo documentario di Irwin fu girato proprio all’interno del suo zoo, con un coccodrillo che aveva catturato insieme a sua moglie durante il viaggio di nozze. Venne poi notato da Discovery Channel, che lo ha reso famoso con tante serie televisive. I rettili con cui era venuto a contatto decine e decine di volte sono tra i più pericolosi al mondo: ha mostrato da vicino i coccodrilli del Nilo, lunghi più di 4 m, ha interagito con i cobra reali dal morso mortale, ha catturato con le sue mani i mamba, serpenti il cui morso dà la morte nell’arco di pochi minuti; quasi scherzando ha preso più volte tra le mani scorpioni e ragni velenosi. Uno showman nato, la cui indole lo ha condotto a comportamenti al limite dell’accettabilità. Come quando, ad esempio, portò all´interno del recinto di un coccodrillo il suo secondogenito, Robert Clarence, che aveva solo un mese di vita: tenendolo tra le braccia diede un pollo in pasto al coccodrillo. Oppure quando in Antartide si avvicinò con troppa veemenza a balene e pinguini e venne criticato dagli ambientalisti per aver stressato tali animali pur di mostrare scene vivaci in televisione. Irwin non si curò delle critiche, ma rispose con un documentario sostenendo che sia in un caso che nell’altro sapeva perfettamente cosa stesse facendo: nè la vita di suo figlio né quella degli animali - sostenne - furono mai messi in pericolo. Con quale spirito abbia vissuto i 44 anni della sua vita vicino agli animali lo spiegò lui stesso. ”Sono un guerriero per la protezione del mondo animale - ebbe a dire una volta - la mia missione è quella di salvare le specie in via d’estinzione”» (Luigi Bignami, ”la Repubblica” 5/9/2006).