La Repubblica 03/09/2006, Pier Paolo Pasolini, 3 settembre 2006
Sesso e libertà Durante le età repressive il sesso era una gioia, perché avveniva di nascosto ed era un´irrisione di tutti gli obblighi e i doveri che il potere imponeva
Sesso e libertà Durante le età repressive il sesso era una gioia, perché avveniva di nascosto ed era un´irrisione di tutti gli obblighi e i doveri che il potere imponeva. Invece, nelle società tolleranti, come si dichiara quella in cui viviamo, il sesso è necrotizzante perché la libertà concessa è falsa e soprattutto è concessa dall´alto e non conquistata dal basso. Quindi, non si tratta di vivere una libertà sessuale, ma di adeguarsi a una libertà che viene concessa. Allora, a un certo punto, uno dei personaggi del film dirà proprio questa frase: «Le società repressive reprimono tutto, quindi gli uomini possono fare tutto». Ma ho aggiunto questo concetto che per me è lapidario: le società permissive permettono qualcosa e si può fare solo quel qualcosa. Che è terribile! In Italia oggi si può fare qualcosa. Prima non era concesso niente, in realtà. Le donne erano quasi come nei paesi arabi. Il sesso era nascosto: non si poteva parlare, non si poteva mostrare neanche mezzo seno nudo in una rivista. Adesso concedono qualcosa, concedono foto di donne nude, non di uomini però! Pier Paolo Pasolini