La Repubblica 03/09/2006, Pier Paolo Pasolini, 3 settembre 2006
La lezione del film [...] Non m´illudo di essere capito dai giovani perché con loro è impossibile instaurare un rapporto di carattere culturale perché vivono nuovi valori con cui i vecchi valori, nel nome dei quali io parlo, sono incommensurabili
La lezione del film [...] Non m´illudo di essere capito dai giovani perché con loro è impossibile instaurare un rapporto di carattere culturale perché vivono nuovi valori con cui i vecchi valori, nel nome dei quali io parlo, sono incommensurabili. Sembra che si mettano d´accordo! Parlano, ridono e si comportano allo stesso modo, fanno gli stessi gesti, amano le stesse cose, montano le stesse moto. [...] La cosa orrenda della cultura italiana è che i giovani siano liberi, siano privi di complessi, siano disinibiti, vivano una vita felice. Tutta la borghesia italiana è convinta di questo. Anche tutta la sinistra, sì. [...] Non capiscono, non vedono. Perché non li amano! Chi non ama i contadini non capisce la loro tragedia. Chi non ama i giovani se ne frega di loro. «Ma sì, sono contenti, sono disinibiti!» [...] Pier Paolo Pasolini