La Repubblica 03/09/2006, Pier Paolo Pasolini, 3 settembre 2006
Salò è preso dalle 120 giornate di Sodoma di De Sade, ma è ambientato durante la Repubblica di Salò, cioè nel ”44-´45
Salò è preso dalle 120 giornate di Sodoma di De Sade, ma è ambientato durante la Repubblica di Salò, cioè nel ”44-´45. Quindi, c´è molto sesso, ma il sesso presente nel film è il tipico sesso di De Sade, la cui caratteristica è esclusivamente sado-masochistica, in tutta l´atrocità dei suoi dettagli e delle sue situazioni. [...] Nel mio film tutto questo sesso assume un significato particolare: è la metafora di ciò che il potere fa del corpo umano, è la mercificazione del corpo umano, la sua riduzione a cosa, che è tipica del potere, di qualsiasi potere. Se io, al posto della parola "Dio", in De Sade metto la parola "potere", viene fuori una strana ideologia, estremamente attuale. [...] Un altro elemento d´ispirazione del film è la rievocazione di quei giorni che ho vissuto, i giorni della Repubblica di Salò. [...] Io non stavo a Salò, ma in Friuli. Il Friuli era diventato una regione tedesca, era stato annesso burocraticamente alla Germania. Si chiamava il "Litorale adriatico". C´era un Gauleiter, che era una specie di governatore, dall´8 settembre ”43 fino alla fine della guerra. Quindi, ho passato giornate spaventose in Friuli. Intanto, c´è stata una delle più forti lotte partigiane e mio fratello ci è morto. [...] Fra l´altro, il Friuli era continuamente bombardato dagli americani e vi passavano le formazioni delle fortezze volanti che andavano a bombardare la Germania. Rastrellamenti, paesi deserti, bombardamenti quasi inutili, di pura crudeltà. Pier Paolo Pasolini