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 2006  agosto 31 Giovedì calendario

"Pronti a farci ibernare la scienza ci farà rinascere". La Repubblica 31 agosto 2006. Roma. Con gli integralisti cristiani che avanzano negli Usa, meglio pensare a un santuario di emergenza anche in Australia

"Pronti a farci ibernare la scienza ci farà rinascere". La Repubblica 31 agosto 2006. Roma. Con gli integralisti cristiani che avanzano negli Usa, meglio pensare a un santuario di emergenza anche in Australia. seriamente preoccupato Philip Rhoades. Il capofila dei fedeli della criogenica ai nostri antipodi, ha chiesto e ottenuto tutti i permessi per costruire un centro per l´ibernazione dei corpi a Cowra, 200 chilometri a ovest di Sydney. Sarà il terzo nel mondo, dopo i due realizzati fra la fine degli anni ”60 e l´inizio dei ”70 negli Usa. «Ma un governo ancora più conservatore dell´attuale potrebbe proibire la pratica. Meglio premunirsi» ha spiegato Rhoades, che fa il biologo di professione, al quotidiano Herald Sun. I seguaci della criogenica partono da un postulato estremamente ottimista: in futuro gli uomini saranno felici e avranno tutti i mezzi a disposizione per curare malattie che oggi ci spaventano. Quando lo statunitense Robert Ettinger all´inizio degli anni ”60 scrisse La prospettiva dell´immortalità, il sacro Graal della medicina era la nanotecnologia. In futuro - si pensava allora - avremo a disposizione tecniche per curare malattie e riparare i tessuti al livello di ogni singola cellula. «Prima o poi i nostri amici del futuro saranno in grado di risvegliarci e aiutarci» scriveva Ettinger. Questa speranza ha fatto decidere poco più di un centinaio di persone che vale la pena di aspettare tempi migliori sotto forma di cadavere, sepolti a testa in giù in una vasca di azoto liquido a -150 gradi. Dopo i primi entusiasmi la pratica aveva perso vigore. Qualche ditta criogenica che si era avventata sul mercato americano è fallita e i cadaveri sono finiti nel forno crematorio. Ma oggi ci sono la genomica e le cellule staminali a promettere meraviglie per la medicina del futuro, e anche la scienza «ufficiale» si è occupata di criogenica per conservare meglio gli organi da trapianto, cercare di curare pazienti colpiti da emorragie, ictus o infarti e anche per avvicinare ipotesi di viaggi spaziali verso Marte. Rhoades si propone ora come nuovo alfiere dei fedeli dell´ibernazione: «Il progetto genoma umano e le terapie geniche ci aprono nuove prospettive. Ci vorrà del tempo, ma tutto diventerà possibile». Il centro che sta realizzando a Cowra si estende su 60 ettari, i lavori di costruzione inizieranno fra sei mesi e il tutto costerà 650mila dollari. L´«associazione crionica d´Australia» ha 30 membri, 16 dei quali hanno già firmato il contratto per essere congelati negli Stati Uniti alla loro morte. Se Rhoades si allineerà ai prezzi previsti dalle due ditte americane attualmente sul mercato, Alcor e Cryonics Institute, farà pagare a ogni ibernando fra i 70 e i 250 mila dollari. In più, ci saranno due posti per i genitori di Rhoades, uno per il biologo stesso, che oggi ha 54 anni e uno per la sorella. Unico rammarico di Philip: la moglie non ha nessuna intenzione di seguirlo in quest´ultimo viaggio: «Mi mancherà molto». Elena Dusi