Il Messaggero 31/08/2006, pag.13, 31 agosto 2006
«Natascha? A me sembrava felice». Il Messaggero 31 agosto 2006. Vienna. E’ un fenomeno mediatico
«Natascha? A me sembrava felice». Il Messaggero 31 agosto 2006. Vienna. E’ un fenomeno mediatico. I giornali, e non sono quelli austriaci e di lingua tedesca, scrivono tutti i giorni di lei, della donna (ha compiuto 18 anni) che è stata prigioniera per oltre otto anni, da quando cioè ne aveva solo dieci, in una stanzetta ricavata all’interno di un garage a Strasshof, 25 km da Vienna. Natascha Kampusch ora vive super-protetta da un ”cordone” di difesa composto da poliziotti e psicologi, risiede in un «luogo segreto», e gli interrogatori rispettano i tempi voluti dalla ragazza. Tra le novità di ieri (ogni giorno ce ne è una, com’è logica conseguenza del clamore della vicenda) è emerso che il migliore amico del sequestratore Wolfgang Priklopil, il tecnico elettronico di 44 anni che poi si è suicidato subito dopo la fuga di Natascha, aveva conosciuto la ragazza un mese fa. L’amico di Wolfgang si chiama Ernst H., e ha rivelato tutto in una conferenza stampa a Vienna. Priklopil aveva presentato Natascha all’amico, passato da casa sua, senza fargli il nome di lei, e limitandosi a dire che era una conoscente. «Le ho dato la mano e lei ha detto gentilmente buon giorno», ha dichiarato Ernst precisando che Natascha sembrava «allegra e felice». L’uomo ha precisato inoltre che all’epoca non sapeva «naturalmente che si trattasse di Natascha Kampusch». Ernst H., di 42 anni, è l’amico che Priklopil chiamò al telefono subito dopo la fuga di Natascha chiedendogli aiuto e pregandolo di portarlo in macchina alla stazione nei cui pressi si è poi suicidato gettandosi sotto un treno. Ernst H., che era anche un collega di lavoro di Priklopil, ha detto di non avere mai avuto sospetti. Gli psicologi viennesi hanno messo in guardia i media del Paese dal pubblicare foto non autorizzate di Natasha. Si susseguono le voci su giornali disposti ad offrire qualunque cifra per scattare una fotografia alla ragazza. Tra i ”chiacchierati” il noto quotidiano austriaco Kronen Zeitung , che ha però negato di avere offerto 70.000 euro. Michael Pilz, avvocato specializzato in diritto dell’informazione, ha dichiarato che la pubblicazione di foto senza permesso non solo violerebbe un suo diritto, ma le «toglierebbe l’ultimo frammento che le è rimasto di anonimità». Per quanto riguarda un indennizzo economico per gli otto anni di prigionia, l’avvocato che è stato assegnato d’ufficio alla ragazza ritiene di poter chiedere, come indennizzo, l’eredità di Priklopil, il cui patrimonio si limita però alla villetta in cui viveva, il cui valore è molto lontano dalle case italiane, ed è quantificato dai giornali austriaci attorno ai 160 mila euro. R.Es.