Fabio Poletti, La Stampa 29/8/2006, Marco Imarisio, Corriere della Sera 29/8/2006, 29 agosto 2006
Topor Marzenna, di anni 41, polacca di Otwock, e il figlio Cottarelli Luca, di anni 17, studente dell’Istituto tecnico Artigianelli di Brescia, ancora in pigiama, sono stati fatti sedere sul divano della tavernetta nella loro villa, i polsi legati con delle fascette stringifilo, di quelle che usano gli elettricisti
Topor Marzenna, di anni 41, polacca di Otwock, e il figlio Cottarelli Luca, di anni 17, studente dell’Istituto tecnico Artigianelli di Brescia, ancora in pigiama, sono stati fatti sedere sul divano della tavernetta nella loro villa, i polsi legati con delle fascette stringifilo, di quelle che usano gli elettricisti. Sulla poltrona, davanti alla moglie e al figlio, i tre uomini che la mattina alle 8 avevano bussato alla porta del Cottarelli Angelo, di anni 57, hanno fatto sedere l’uomo, anche lui legato e costretto a guardare. Hanno sparato alla donna e al ragazzo, poi li hanno sgozzati. Quando lo hanno trovato sulle scale di casa sua con la gola squarciata ma ancora vivo il Cottarelli, poi morto in ospedale, ha abbassato le palpebre due volte come per dire "sì, conosco chi è stato". Sembra che l’uomo fosse coinvolto nel riciclaggio di denaro della ’ndragheta calabrese e alla gestione e sfruttamento della prostituzione. In Urago Mella, Brescia, lunedì verso le nove di mattina.