Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera, 29/8/2006, 29 agosto 2006
Da giorni non si hanno più notizie di Elina Ersenoyeva, 26 anni, vedova del leader della guerriglia cecena Shamil Basayev saltato in aria con il suo camion mentre trasportava esplosivo in Inguscezia
Da giorni non si hanno più notizie di Elina Ersenoyeva, 26 anni, vedova del leader della guerriglia cecena Shamil Basayev saltato in aria con il suo camion mentre trasportava esplosivo in Inguscezia. La ragazza non aveva scelto liberamente di sposare il barbuto terrorista, rimasto con una sola gamba per aver attraversato un campo minato russo. Dopo essere stata informata che un guerrigliero voleva sposarla, era stata prelevata e portata nella capitale, Grozny, dove aveva incontrato e riconosciuto il futuro marito. A preoccupare la madre, ora, la consolidata abitudine dei kadyrovtsy (i famigerati sgherri del primo ministro russo Ramzan Kadyrov specializzati in rapimenti, torture e uccisioni) di utilizzare i parenti dei guerriglieri per arrivare a loro, soprattutto considerato che Basayev avrebbe lasciato un fondo di sette milioni di dollari in contanti messo insieme con donazioni provenienti da simpatizzanti musulmani.