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 2006  agosto 29 Martedì calendario

Diversità interista. La Stampa 29 Agosto 2006. C’era un vuoto ed è stato subito colmato: l’Inter è la nuova squadra più antipatica d’Italia

Diversità interista. La Stampa 29 Agosto 2006. C’era un vuoto ed è stato subito colmato: l’Inter è la nuova squadra più antipatica d’Italia. E’ riuscita a diventarlo ancor prima di cominciare a vincere, e questo indiscutibile record susciterebbe un’ombra dell’antica tenerezza, se a guastare ogni benevola predisposizione d’animo nei confronti del compagno Moratti non intervenissero le siringate continue della prosopopea interista. L’ultima è dell’allenatore Mancini. Gli dicono che la sua squadra è favorita per lo scudetto, ma lui, dopo una riaggiustata al ciuffo, si schermisce: "Se si gioca in modo leale, nel calcio nulla è scontato". Sottinteso: in passato l’Inter ha perso campionati con 15 punti di distacco perché era una ragazza perbene. L’Inter del passaporto ballerino di Recoba. L’Inter che cercò a qualsiasi costo di ingaggiare Moggi. A togliere autorevolezza a certe affermazioni basterebbe il vittimismo in cui vengono avvolte. Ma bisogna essere davvero ingenui o in malafede per accettare lezioni di "bon ton" da un club che, nell’estate più dura del calcio italiano, ha declinato ogni invito alla sobrietà. Accettando uno scudetto che nel 1927, in condizioni analoghe, il Bologna rifiutò. E continuando a spendere con arroganza il triplo, il quadruplo, il decuplo rispetto agli altri. Nella situazione attuale, cinque terzini sinistri non sono neppure più un lusso, ma una barzelletta. A noi tutte le portate, alla concorrenza le briciole. Sarebbe questa la "diversità" interista? Questo "il gioco leale" che piace a Mancini? L’esibizionismo dei troppo ricchi è sempre fastidioso. Ma diventa urticante quando cercano di contrabbandarlo per bontà. Massimo Gramellini