Andrea Schianchi, ཿLa Gazzetta dello Sport 20/10/2004;, 20 ottobre 2004
«Capiva il gioco prima degli altri e aveva una dote non comune fra i campioni: l’umiltà. Prima di iniziare la sua carriera con noi, gli feci vedere una cassetta del Milan perché così poteva capire il nostro modo di giocare
«Capiva il gioco prima degli altri e aveva una dote non comune fra i campioni: l’umiltà. Prima di iniziare la sua carriera con noi, gli feci vedere una cassetta del Milan perché così poteva capire il nostro modo di giocare. Dopo aver osservato mi disse: ”Ma io non posso stare in questa squadra, siete bravissimi”. Gli risposi che ci stava benissimo e che non doveva preoccuparsi...» (Sacchi parlando di Rijkaard).