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 2005  dicembre 22 Giovedì calendario

SE TI SENTI UN PO’ DIESEL, PRENDI UN’ASPIRINA

Nòva Il Sole-24 Ore, 22/12/2005
Pare si sia suicidato. Ma potrebbero averlo fatto fuori gli industriali del carbone, ai quali aveva rovinato la piazza con questa bizzarria del motore diesel. Motore che, quantomeno, ne ha immortalato il nome. Perché oggi Rudolf Diesel è tutt’uno con la sua creatura. E i precedenti congegni a vapore quasi ci fanno sorridere, tanto sembrano antidiluviani.
Tutto comincia dopo la laurea al Politecnico di Monaco. Diesel si trasferisce a Parigi, città natale (ma i genitori erano tedeschi), dove lavora come ingegnere alla Linde Ice Machine. Si occupa di frigoriferi, pure la passione per il design e lo sviluppo dei motori non lo abbandona. Anzi, riappare con forza quando va a Berlino a dirigere l’ufficio tecnico della stessa società.
 qui che, nel tempo libero, si dedica al progetto di un sistema ad accensione spontanea, provocata cioè dall’aumento della pressione e non da una scintilla. Risultato: un motore più piccolo e più leggero di quelli usati allora, che non richiede l’uso di carburante per l’accensione. Dal progetto alla sua realizzazione, però, ne corre. Le prime prove costano caro all’intraprendente ingegnere. Che rischia di lasciarci le penne, a seguito di un’esplosione. Ma alla fine riesce a a mettere a punto un meccanismo efficiente e sicuro che, di lì a poco, lo farà diventare un uomo ricco. Dalle auto alle navi, dai treni alle fabbriche, le applicazioni della sua invenzione si moltiplicano. Il risparmio è notevole. E va a discapito dell’industria del carbone, che perde in poco tempo una fetta consistente di mercato. Ecco perché, quando Diesel sparisce misteriosamente da un’imbarcazione diretta a Londra e il suo corpo viene trovato sulla spiaggia, c’è chi pensa a una vendetta dei "carbonai".
Felix Hoffman non è mai diventato un uomo ricco, in compenso è vissuto ben più a lungo di Diesel. E, soprattutto, ha fatto la fortuna della Bayer, l’azienda farmaceutica dove ha definito il principio attivo dell’aspirina. Dopo aver studiato farmacia e chimica, anche lui all’Università di Monaco, comincia a lavorare per la società tedesca. Il padre soffriva di artrite, sicché il suo obiettivo primo è scoprire un trattamento che ne alleviasse il dolore. Scartabellando tra i libri, s’imbatte nei rimedi di Ippocrate, che diversi secoli addietro impiegò la corteccia e le foglie di salice per curare febbre e dolori. questo il punto di partenza che porta Hoffman a prendere in considerazione il salicino, antesignano dell’acido salicilico. In realtà, la sostanza era stata già individuata e usata da altri colleghi che non erano però riusciti a evitare, nell’applicazione terapeutica, fastidiose effetti collaterali allo stomaco.
Dopo studi e prove accurate, Hoffman arriva all’Asa (acido acetilsalicilico), adatto a risolvere i problemi senza controindicazioni. Un successo immediato, a dir poco planetario, soprattutto con il lancio delle compresse: chi non ne ha un tubetto nell’armadietto delle medicine?
Quale delle due invenzioni è stata brevettata prima?
Eliana Di Caro

Motore Diesel: 1893; Aspirina: 1899