Alessandro Cecchi Paone, Vanity Fair 13/4/2006, pagina 70., 13 aprile 2006
Giulio Cesare non fece mistero della sua storia d’amore con il sovrano orientale Nicomede, il che gli valse tra il popolo il titolo di «regina di Bitinia», mentre i suoi legionari cantavano «Cesare ha sottomesso le Gallie, Nicomede ha sottomesso Cesare»
Giulio Cesare non fece mistero della sua storia d’amore con il sovrano orientale Nicomede, il che gli valse tra il popolo il titolo di «regina di Bitinia», mentre i suoi legionari cantavano «Cesare ha sottomesso le Gallie, Nicomede ha sottomesso Cesare». Altri accenni alle sue passioni gay: Plutarco definì «una delizia» l’efebo Sarmento per cui Cesare perse la testa, Svetonio dice che l’imperatore usò il suo potere pur di non far mettere a bilancio le ingenti spese sostenute in Britannia per l’acquisto di schiavi «belli, slanciati e raffinati».