Flavia Amabile, La Stampa 19/4/2006, pagina 9., 19 aprile 2006
Nel 2005 un abitante su tre al mondo era cristiano (2.135.783, il 33% della popolazione) e uno su cinque musulmano (1
Nel 2005 un abitante su tre al mondo era cristiano (2.135.783, il 33% della popolazione) e uno su cinque musulmano (1.313.984, il 20% della popolazione). Il World Christian Database, il più aggiornato archivio statistico sulle religioni, dice che i fedeli delle due confessioni aumentano allo stesso ritmo: nel 2002 l’indice di crescita era per il cristianesimo di 1,04 e per l’islamismo 1,06. All’incirca lo stesso del 2000: rispettivamente 1,02 e 1,04. Il World Christian calcola quindi che nel 2025 sarà cristiano il 33 per cento della popolazione e musulmano il 23,2 per cento. Molto meno di ciò che si pensava in passato: centri studi musulmani avevano previsto un aumento del 6 per cento, mentre l’organizzazione cristiana U.S. Center for World Mission aveva ipotizzato che nel 2023 il numero dei musulmani avrebbe superato quello dei cristiani. Sheik Ahmad al Qataani, alta autorità musulmana, spiega che in Africa «ogni ora 667 musulmani si convertono al cristianesimo, per un totale di 16 mila al giorno e 6 milioni l’anno». Ciò sembrerebbe confermato dai dati del World Christian Database, che calcola in aumento i fedeli cristiani in Africa (+ 2,36%) e in Asia (+ 2,64%), mentre diminuiscono (-0,4%) in Europa. I cristiani dunque crescono soprattutto nel sud del mondo: nel 2005 erano il 62,5% e nel 2025 saranno il 70%. Il tasso di crescita dei musulmani è quindi legato soprattutto al fatto che finora hanno fatto più figli, ma secondo le statistiche delle Nazioni Unite anche tra loro il tasso di natalità è in diminuzione: nel 2050 le donne musulmane faranno meno di un figlio a testa (due e mezzo nel 2000), come le donne statunitensi.