Antonino Morici, ཿLa Gazzetta dello Sport 20/4/2006;, 20 aprile 2006
«Quando ho giocato contro Maradona c’era una cosa che mi colpiva. Il rumore. Sembrava di correre di fianco a un puma, leggero e velocissimo con il suo passo felpato
«Quando ho giocato contro Maradona c’era una cosa che mi colpiva. Il rumore. Sembrava di correre di fianco a un puma, leggero e velocissimo con il suo passo felpato. Il numero uno di sempre è lui, perché ha lasciato il segno in Spagna e in Italia e perché venti anni fa giocava, solo lui, alla stessa velocità che si vede nel calcio di oggi» (Beccalossi).