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 2006  aprile 19 Mercoledì calendario

Tommasini Mario

• Parma 15 luglio 1928, Parma 8 aprile 2006. Politico • «[...] L’uomo che voleva ”scaravoltare il mondo, per abolire le tante miserie...”. [...] letturista dell´azienda del gas, dirigente del Pci [...] Non è riuscito a ribaltare il mondo, ma a cambiare molte cose: prima di tutto, dare voce e dignità agli ultimi della terra. Era assessore in Provincia quando riuscì a chiudere il brefotrofio ed anche il carcere minorile. Chiamò Franco Basaglia a dirigere - e a chiudere - il manicomio di Colorno. Molti dei "matti" trovarono finalmente una casa vera. ”Non è facile - diceva - trovare 100 appartamenti in una città come Parma. E non è facile trovare i mobili per arredarli. Se ci sono riuscito, vuol dire che tutta la città, con gli industriali come Salvarani in prima fila, è stata al mio fianco”. Alcuni dei "matti" trovarono posto in una Fattoria, quella di Vigheffio. Un giorno andò a visitarla anche Enrico Berlinguer. ”Vedi - gli spiegò Mario Tommasini - quelle sbarre usate come recinto per i maiali? Sono le sbarre del manicomio di Colorno, dove per un secolo gli uomini sono stati chiusi come maiali”. Nessun luogo chiuso - diceva - può educare alla libertà. Nemmeno il carcere minorile. Cinque ragazzi di Parma vengono arrestati per avere ucciso un loro coetaneo e Tommasini, assessore comunale, ne chiede l´affidamento. I cinque vivono in un appartamento assieme ad un operatore. Lavorano di giorno e la sera fanno i volontari per le Missioni. L´esperimento - il primo in Italia - fu autorizzato dal ministro alla Giustizia Mino Martinazzoli. L´ultimo suo sogno è diventato realtà sulle montagne di Parma, in una frazione di Borgotaro. ”Progetto Tiedoli”, si chiama. ”Mi ero messo in testa - ha raccontato poco prima della sua scomparsa - un´idea molto semplice: i vecchi stanno meglio a casa loro che in una casa di riposo”. La sfida è stata lanciata dopo il 2000. ”Ho chiesto quale fosse la frazione più isolata e ”sfigata’ della provincia. Tiedoli, mi hanno risposto. Ci sono 70 abitanti e sono tutti vecchi. E allora cominciamo da lì. Nel luglio 2003 c´è stata l´inaugurazione”. Sette appartamenti, tutti a piano terra. Le ragazze di una cooperativa sono presenti al mattino e al pomeriggio, di notte c´è un volontario. ”Vedi con che gusto - diceva Tommasini - questi anziani dicono ”la me ca´’, la mia casa. Ecco, mantenere i vecchi in un posto come questo costa 600 euro al mese. Gli ospiti pagano e si sentono cittadini”. Tiedoli non è stata abbandonata dai suoi vecchi e allora sono arrivati anche alcuni giovani. C´è chi fa il pastore, chi lavora al computer per una ditta di Milano. ”Questo è stato soltanto il primo esempio. Nelle montagne e in tutta la provincia di Parma adesso ci sono quasi 400 appartamenti come questi. Case come queste sono la prima pietra di quella che chiamo la grande rivoluzione d´amore nel mondo degli anziani. Se non fai questa rivoluzione, ti troverai solo con quel letto e quel comodino che ti tolgono la dignità. La Regione ha deciso, dopo l´esperienza di Tiedoli, di non costruire più case di riposo. Io dico: bene così, ma smontiamo anche quelle che ci sono. Trasformiamole in condomini, con tanti piccoli appartamenti, con il nome sulla porta, la cassetta delle lettere, le chiavi in tasca a chi ci abita”. Un sorriso, una battuta. ”Le mie idee sono così semplici. Chissà perché non vengono in mente anche agli altri”» (Jenner Meletti, ”la Repubblica” 19/4/2006).