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 2006  aprile 18 Martedì calendario

1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

Oltre Cossiga, a commentare la biasimevole uscita di scena della storica DC, troviamo proprio uno di quei fondatori, ancora in vita, AMINTORE FANFANI. Il vecchio leader, anche lui uno dei più grandi protagonisti della vita politica italiana di mezzo secolo; affermerà amareggiato: "La nostra colpa é quella di avere allevato troppi uomini mediocri". De Gasperi amareggiato lo aveva già capito nel 1953! Lui del resto era più uomo di Stato che uomo di parte e di partito.

Si stava dunque alle elezioni assistendo in Italia al declino del voto ideologico. Roma - "La ricerca del Censis mostra il declino del voto ideologico: la stragrande maggioranza degli elettori preferisce definirsi ricorrendo alle categorie: di destra (16,16), di centro (13,9), di sinistra (19,6), moderato (10,2), progressista (12,6). Soltanto il 4,4 per cento si definisce comunista e soltanto l’un per cento fascista". (Comun. Ansa).

Con queste modeste cifre, non deve far meraviglia che ognuno tentava di tirare per la giacca gli elettori di queste categorie dentro il suo partito .
Qualcuno aveva avuto il buon gusto di defilarsi, ma altri tornarono alla ribalta con le facce di bronzo. Spaccature, divorzi e "unioni" anche incestuosi non si contarono nelle varie segreterie; nel partito democristiano le separazioni, i divorzi, e i nuovi matrimoni furono i più insoliti. Gruppi che si spostavano a destra e altri che emigravano a sinistra, parroci che parlavano bene della Lega e preti che pur con tanta amarezza si buttavano nelle braccia dei verdi o dei comunisti. Perfino le monache "tinsero" di rosso le loro coscienze. Clamoroso fu lo spoglio di un seggio in una città Veneta (Vicenza) dove la presenza di suore di un grande istituto era il 90% degli elettori del seggio; i comunisti in quel seggio presero il 60%.
Il vecchio slogan del ’48 "Dio in cabina ti vede, Stalin no" quel giorno non funzionò.

Se qualcuno aveva ancora dei dubbi nel 1903, nel 1919, nel 1922, e nel secondo dopoguerra, che dentro i cattolici si celasse un elettorato di destra e di sinistra, con il maremoto in atto, dal mare dell’ambiguità emersero in superficie e alla luce del sole queste due amare realtà.
Il Paese aveva solo più due colori: il ROSSO e il NERO.