Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
De Gasperi che in quel suo governo si aspettava almeno un ministero, quello degli Esteri, da Pella (!?) non ebbe invece nemmeno un incarico, fu messo da parte. Poi a settembre al consiglio della Dc gli diedero un contentino: lo nominarono segretario generale del partito, ma nemmeno all’unanimità, infatti, 49 schede erano per il sì, 22 erano schede bianche.
La stessa sorte più tardi toccherà a Fanfani, poi a Rumor, per finire con Moro (senti il discorso- una carica che conta nulla ) pochi mesi prima della sua eliminazione fisica.
A Napoli, nel giugno del 1954, De Gasperi interviene al suo ultimo congresso. Riafferma l’impegno democratico e popolare della DC e il più scrupoloso rispetto di tutte le libertà. Parla ancora una volta da grande statista. Ma il 19 agosto muore improvvisamente a Sella Valsugana.
E la DC che ha fondato e che ha lasciato? Un vero "puzzle". Di correnti, di uomini, di pacchetti di tessere di questo o quell’altro, che rappresentano non le qualità del personaggio ma il potere che ha nel suo feudo.
E per andare a Roma a fare governi o il ministro, da quel momento conteranno più le tessere che le qualità di politico.
Come se le procura le tessere? Sono gli anni dove il rampante di turno, nelle province contadine, visita personalmente seminari, monache, curati, associazioni, amministrazioni comunali, per ottenere voti e tessere. Alcuni delfini, spesso solo bortaborse ma ambiziosi quanto il loro "padrino", invadono perfino il territorio del proprio benefattore, e sono loro a fare incetta di voti distribuendo i propri "santini" o elargendo benefici di ogni sorta con le amministrazioni comunali, gli enti locali o le varie associazioni.