Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
De Gasperi gli rispose indirettamente, con tatto diplomatico. Due mentalità diverse, con due esperienze molto diverse, si scontravano. Piccoli legato al reale immediato, e che obbediva alle idee e ai principi; De Gasperi legato a una universalistica visione delle cose, per la quale si poteva, anzi si doveva, sacrificare il contingente.
Ma poi venne il fallimento di Roma e quello della legge elettorale; entrambe le due cose inflissero una mazzata al prestigio personale di De Gasperi. Qualcuno brindò alla sua disgrazia. E pur avendo vinte le elezioni, De Gasperi non riuscì a ottenere la fiducia al suo VIII governo (un monocolore democristiano) per l’abbandono dei suoi vecchi alleati (263 si, 282 no, 37 astenuti).
Era il 28 luglio 1953. La DC non riuscì a trovare un accordo al suo interno, e faticò a dare una chiara indicazione; fece poi il nome del quasi anonimo Giuseppe Pella, un biellese garbato ma di doti non eccelse.
Pella forma il suo governo che ottiene una fiducia con 315 si, 215 no, 44 astenuti. Ma dopo quattro mesi è già alle corde (non prima di aver fatto un colpo di testa risolvendo un problema più grande di lui; male interpretando un discorso di Tito spedì sei divisioni alla frontiera orientale - facendo tenere il fiato sospeso a molti italiani e ovviamente alla politica internazionale).