Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Alcuni storici hanno scritto che i "Comitati Civici trasformarono il terrorismo psicologico in merce corrente della lotta politica"; così pure "La voce di Dio", cioè padre Lombardi nelle piazze d’Italia, o con il suo "microfono di Dio" alla Radio, che "con le sue roventi orazioni evocava scenari apocalittici per mettere in guardia gli ascoltatori contro le infamie del comunismo" (S. Lanaro, Storia dell’Italia Repubblicana, pag. 96, Marsilio, 1992).
Legittimo invece secondo Giuseppe Vedovato: "Vi fu chi mise in dubbio la legittimità dell’azione dei Comitati Civici, come se fosse un’ingerenza delle gerarchie vaticane nella vita dello Stato repubblicano, e chi scrive avrebbe dimostrato, da deputato, nei primi mesi del 1958, allorché venne discussa una mozione comunista in questo senso (presentata da Togliatti, Gullo, Pajetta) l’infondatezza giuridica e politica dell’accusa. I Comitati civici erano costituiti da cittadini italiani legittimati ad agire liberamente come tutti gli altri, che avevano scelto di lottare per l’"anticomunismo di massa” alle elezioni, ma non si fermavano a questo, perché svolgevano una continua presenza tra le classi più permeabili alla propaganda dei comunisti". (Giuseppe Vedovato dalla rivista ”30 giorni”, anno XIX (2001) n° 10 (ottobre), pag. 92-94).
Quella sopra è un distinguo, ma ricordiamo che a causa dei Patti lateranensi (riconfermati nella nuova Costituzione) all’Azione cattolica era vietato fare politica per un partito. E l’azione dei Comitati Civici era una vera e propria propaganda politica.