Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Gedda si muove con disinvoltura e ha grandi capacità organizzative; domina le masse cattoliche, le riunisce, le guida e le muove quando vuole lui e dove vuole lui (suscitando qualche preoccupazione in De Gasperi). Si affida ai 300.000 attivisti dei 18.000 Comitati Civici che ha creato e scatena una propaganda capillare attraverso 282 Diocesi, 25.647 Parrocchie, 66.351 Chiese, 3.172 Case Religiose Maschili, 16.248 Case Religiose Femminili, 4.456 Istituti di Assistenza e di Beneficenza con 232.571 assistiti, e 249.042 ecclesiastici, fra cui 71.072 preti, 27.107 religiosi professi e 150.843 professe. Diventano tutti ambasciatori di una direttiva esplicita ben chiara. "Demonizzare il Comunismo e i suoi rappresentanti".
Affiancate in una altrettanta penetrazione nell’ambito del nucleo familiare, ci sono tutte quelle associazioni giovanili, professionali, sportive, o di lavoratori e coltivatori, che prima (ancora dall’Opera dei Congressi con Rumor-padre tra i fondatori) o durante il fascismo (sciolte poi da Mussolini) si presentano nel dopoguerra con altri nomi.
Sono tutte associazioni usate per rinfocolare con ogni mezzo "la paura del comunismo" che é presentato come l’"impero del male", "una sventura per l’Italia qualora si insinuasse nella vita civile italiana questo cancro", "una disgrazia incalcolabile", "un salto dentro un abisso dove non esiste Dio".