Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
La Curia abbiamo detto era sospettosa, perchè sempre Civiltà Cattolica mentre De Gasperi creava il suo partito, non escludeva che "tra i cattolici potessero sorgere più partiti lecitamenti discordanti". Non sbagliava Civiltà Cattolica, e la Curia aveva le sue ragioni per essere sospettosa. Infatti oltre quel partito di Guelfi e di ex del PP, era nato un movimento cristiano-sociale guidato da Gerardo Bruni (vedi AA.VV. "Gerardo Bruni e i cristiano-sociali tra fascismo e repubblica, a cura di Parisella, Roma 1984), e si era formato addirittura un gruppo di "cattolici-comunisti" guidati da Franco Rodano e Adriano Ossicini, che più prudentemente poi chiamarono "sinistra-cristiana", ma che non servì per calmare le apprensioni al di là del Tevere. Anzi quel "sinistra" era proprio un presagio sinistro.
Dobbiamo a questo punto tornare all’inizio 1944, quando a Bari in un congresso si riunirono i comitati di liberazione (questi fatti più dettagliati li abbiamo riportati nel singolo anno 1944). Le cronache ci dicono che fu eletta una giunta permanente, composta da un rappresentante per ogni partito, per mettere in pratica la risoluzione del congresso; che era quella di proporre l’abicazione del Re e il rinvio della scelta istituzionale. Ma l’aria che tirava (con le nuove relazioni Russia-Badoglio) era quella di una eventuale partecipazione a un governo Badoglio (che poi avanzò Togliatti al suo rientro in Italia alla fine di marzo, sconcertando i comunisti italiani e lasciando sbigottiti gli anglo-americani).
Non sappiamo nè da Badoglio, nè dai comunisti cosa accadde. Lo possiamo solo immaginare quando andiamo a leggere una dichiarazione della Democrazia Cristiana del 26 gennaio (il documento è riportato in "Atti e documenti della Democrazia Cristiana 1943-1967", presentati da Mariano Rumor, edizione 5 lune, 1967). Ecco cosa riportava la dichiarazione
"In riferimento alla dichiarazione del Partito Comunista pubblicata sul Risorgimento del 25 gennaio la Democrazia Cristiana precisa che, fra le condizioni per una eventuale partecipazione al Governo Badoglio, vi era quella della collaborazione con tutti i Partiti rappresentati nei Comitati di LIberazione, e non già con i soli Partiti Comunisti e Socialisti". ("Non già con i soli partiti Comunisti e Socialisti" - Chi stava tramando? quel "non già con i soli" è inequivocabile)