Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
La curia romana pur mostrandosi un po’ sospettosa, Monsignor Tardini in un memorandum a Myron Taylor, nel dicembre del 1943, indica in De Gasperi il candidato più gradito alla Santa Sede per la guida di un nuovo governo (E. Di Nolfo, Vaticano e Stato Uniti 1939-1952. Dalle carte di Myron Taylor, Milano 1978, pp. 60 e 279)
Tuttavia la Curia è sospettosa, perchè il partito di De Gasperi è nato dall’unione fra gli esponenti milanesi del Movimento Guelfo d’azione e da un manipolo di ex dirigenti del vecchio Partito Popolare, compreso proprio don Sturzo, capace di combinare nuovi pasticci (come quelli di Torino 1923) magari rilanciando il suo slogan di "uomini liberi e forti" del 1919.
Il sospetto della Curia era forse motivato; ricordiamo che durante il Concordato, con la vittoria clerico-fascista sulle membra del cattolicesimo democratico, De Gasperi - che non era di certo fra i conciliatoristi- era stato caustico con i suoi vecchi amici, "I cocchi dei trionfatori passano schizzando fango sui travolti che stentano a salvarsi sugli angoli della via" (A. De Gasperi, Lettere sul Concordato, Brescia 1970, pag. 59) Era amareggiato, indignato e dissentiva pure con Civiltà Cattolica: "Da tempo si stanno trascurando i precetti della dignità. L’educazione clericale insegna a stare in ginocchio ma dovrebbe apprendere anche a stare in piedi. Così adesso sono contenti i clerico-papalini e sono contenti i fascisti. Per Mussolini é un trionfo!".