Internet, 18 aprile 2006
1942. NASCE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA
Ciò che nel 1921 fece cambiare indirizzo al PPI, e in seguito a scomparire dalla scena politica, fu il nuovo clima politico creato dal rafforzamento del fascismo, favorito in questa ascesa anche dal caotico "biennio rosso". Quando don Sturzo al III congresso del PPI a Venezia si pronunciò a favore di un’eventuale collaborazione con i socialisti e i democratici in funzione antifascista, iniziarono le prime spaccature all’interno del partito. Mussolini che aveva preso il potere, aveva formato un governo sì con l’aiuto dei Popolari ma con una corrente di destra del PPI, che non era insofferente al fascismo come don Sturzo, che al IV congresso di Torino del ’23, si presentò con la formula "né opposizione, né collaborazione". Ma se alcuni della sua corrente volevano uscire dal governo e fare opposizione, altri (la minoritaria corrente di destra del PPI) intendevano rimanere al governo e collaborare col fascismo.
Mussolini con quella formula "non ci sta", e per queste ambiguità espressa a Torino, manda a dire a don Sturzo che vuole chiarimenti "chiari, precisi, inequivocabili". Intanto forte di quella corrente minoritaria, Mussolini furbescamente fa sapere a tutta Italia che ha dalla sua parte il partito cattolico, e che la sua antipatia è solo diretta verso "quel sinistro prete". Un messaggio che è indirizzato e arriva molto chiaro anche oltre il Tevere, molto attenti ai successivi sviluppi di un partito in ascesa, il Comunismo, nato dopo la scissione dai socialisti avvenuta a Livorno nel 1921.