Federica Angeli, la Repubblica 14/4/2006, pagina 26., 14 aprile 2006
Gabriella Di Pietro, romana, 46 anni, divorziata, è stata condannata a un mese di reclusione. Motivo: diceva al figlio che gli avrebbe telefonato, ma poi non lo faceva mai
Gabriella Di Pietro, romana, 46 anni, divorziata, è stata condannata a un mese di reclusione. Motivo: diceva al figlio che gli avrebbe telefonato, ma poi non lo faceva mai. I fatti sarebbero accaduti subito dopo la separazione, sei anni fa: il figlio, allora quindicenne, era stato affidato al padre per espressa volontà del minore e alla donna era stato imposto l’obbligo di versare un assegno di mantenimento. Subito l’ex marito la accusò di pagare in ritardo e di non rispondere al figlio quando la chiamava. La donna spiega: «Ogni mese davo al mio ex 350 mila lire e dopo due anni 200 euro per mantenere Emiliano. Poi negli anni ho coperto le spese per le rate della macchina, i vestiti firmati, i telefonini. Soltanto un anno non avevo i soldi per pagargli una vacanza all’estero con gli amici e non l’ho fatto». Quanto alle telefonate, secondo il difensore la signora non avrebbe risposto al figlio rare volte e solo perché era impegnata nel lavoro.