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 2006  aprile 13 Giovedì calendario

Dal 2001 a oggi in oltre 100 Paesi sono stati arrestati più di 3000 militanti delle reti terroristiche islamiste su un totale (stimato) di 20

Dal 2001 a oggi in oltre 100 Paesi sono stati arrestati più di 3000 militanti delle reti terroristiche islamiste su un totale (stimato) di 20.000 elementi operativi su scala mondiale. Nel 2002 c’è stato circa lo stesso numero di attentati del 2003 (198 contro 190), mentre è diminuito il numero delle vittime (307 nel 2003 contro le 725 nel 2002). Tre quarti della leadership di al-Qaeda sarebbe stata eliminata o catturata. Sul fronte della lotta al finanziamento del terrorismo, 173 Stati hanno adottato misure di congelamento di fondi destinati a sostenere attività terroristiche. Oltre 100 Paesi hanno approvato nuove misure legislative in tale settore e 84 Stati hanno istituito delle financial intelligence units. A oggi i fondi congelati riconducibili a organizzazioni terroristiche, a livello mondiale, ammontano a circa 138 milioni di dollari (circa 500.000 euro in Italia). Se a tale cifra si somma il valore dei beni non finanziari e delle proprietà requisite, si arriva al totale di circa 285 milioni di dollari. Al 4 dicembre 2004, nella lista ONU degli individui e delle organizzazioni terroristiche figurano i nominativi di 318 individui e di 115 enti sottoposti a diversi tipi di sanzioni (congelamento di beni finanziari e non, embargo sulle armi, travel ban). Viene spesso rilevato, in tono critico, che gran parte dell’ammontare dei fondi, circa 112 milioni di dollari, è stato congelato nei mesi successivi all’11 settembre 2001, e che i flussi finanziari destinati a organizzazioni terroristiche della rete di al-Qaeda si aggirerebbe tra i 20 e i 50 milioni di dollari l’anno, per uno stock totale di ricchezza attorno ai 5 miliardi di dollari. Tuttavia, il problema non può essere disgiunto dall’attività dei centri off-shore (e della reticenza di molti Stati che li ospitano a cooperare nella lotta contro il riciclaggio del denaro sporco), nonché dalla difficoltà di contrastare sistemi alternativi di trasferimenti finanziari, che si basano su canali che sfuggono al sistema formale (ad esempio la cosiddetta "hawala").