Guido Olimpio, Corriere della Sera 28/1/2006., 28 gennaio 2006
Fino a pochi anni fa il budget di Hamas era stimato attorno ai 50-70 milioni di dollari, oggi il bilancio si sarebbe ridotto alla metà
Fino a pochi anni fa il budget di Hamas era stimato attorno ai 50-70 milioni di dollari, oggi il bilancio si sarebbe ridotto alla metà. Americani e israeliani sostengono che il cuore finanziario di Hamas sia nel Golfo. Il governo saudita, ma soprattutto associazioni private e caritatevoli, garantirebbero il 50 per cento dei finanziamenti. Il resto arriva dalla raccolta di denaro condotta da associazioni benefiche presenti in tutta Europa e Nord America (in Italia gli snodi principali sarebbero Milano e Genova). Gli oboli si possono versare anche via Internet e finiscono nella rete sociale di Hamas (asili, scuole, ambulatori). Il 5-6 per cento dei soldi raccolti finiscono alle Brigate Al Kassam che ricompensano le famiglie dei kamikaze e finanziano gli attentati. Insieme all’Arabia Saudita altro grande sponsor di Hamas è l’Iran: gli ayatollah contribuiscono con 3 milioni di dollari (sono più generosi con la jihad islamica: 5 milioni di dollari).