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 2006  aprile 13 Giovedì calendario

Suazo David

• San Pedro Sula (Honduras) 5 novembre 1979. Calciatore. Dal gennaio 2010 al Genoa. Lanciato da Cagliari, con l’Inter ha vinto gli scudetti del 2008, 2009 e 2010 • «[...] cresciuto nell’Olimpia Tegucigalpa, come ci è finito [...] a Cagliari? ”Nel ’99 mi hanno seguito al Mondiale under 20 in Nigeria; Tabarez mi ha voluto [...] non sapevo neanche dove fosse Cagliari, ma mi ha aiutato la fede. In campo era tutto diverso: io avevo molte lacune tattiche, e qualcuna ce l’ho ancora (ride). Poi le persone erano chiuse e il cibo non mi piaceva [...] Io ero abituato a riso, fagioli e pollo (il mio piatto preferito), roba molto speziata. Qua mi portavano gli spaghetti in bianco, non avevo capito che potevo metterci il pomodoro. Per non parlare del minestrone... Io corro un pomeriggio all’allenamento e tu mi dai il minestrone?” [...] ha conosciuto sua moglie [...] ”Per caso, vicino al porto. Ha iniziato a criticarmi per come giocavo: mi ha chiesto perché mi mandavano in campo. Io le ho detto ”non sei tu l’allenatore, per fortuna’. Poi le ho offerto un ”chupa chupa’, ed è cominciata. Gran parte di quello che sono lo devo a lei” [...] I suoi idoli calcistici. ”Ronaldo, Weah e soprattutto Henry” [...]» (Arianna Ravelli, ”Corriere della Sera” 9/4/2006) • «[...] è un buon giocatore, forse di più, è un giocatore importante perché particolare. un contropiedista, molto veloce e molto tecnico, ma è anche uno fuori dagli schemi, un dolce scoordinato che ama andare dritto per la sua strada sperando sia quella giusta anche per la squadra. Segna complessivamente poco [...] Ha il vantaggio della diversità. [...] è importante perché ha movimenti inusitati ed entra subito in partita. Può far vincere quelle cinque-sei partite sempre uguali che hanno bisogno di un colpo di calcio differente. Ma non siamo davanti a un nuovo Ronaldinho. [...]» (Mario Sconcerti, ”Corriere della Sera” 21/6/2007).