?, 12 aprile 2006
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LASSALLE Jean. Nato a Lourdios-Ichère (Francia) il 3 maggio 1955. Politico. Il 7 marzo 2006 iniziò uno sciopero della fame per salvare l’unica fabbrica del suo collegio elettorale, Pirenei occidentali
LASSALLE Jean. Nato a Lourdios-Ichère (Francia) il 3 maggio 1955. Politico. Il 7 marzo 2006 iniziò uno sciopero della fame per salvare l’unica fabbrica del suo collegio elettorale, Pirenei occidentali. «[...] Lo stabilimento che produce polvere di alluminio per le vernici delle macchine è proprietà di un gruppo giapponese, Toyal, e impiega 150 lavoratori. All’inizio del Novecento, nel paese di Accou vivevano 12.000 persone, oggi ne sono rimaste 2.700. Due abitanti su tre hanno più di sessant’anni. Non esiste turismo, le strade sono ancora quelle napoleoniche, ogni famiglia ha un parente che lavora nello stabilimento Toyal e grazie a quello stipendio può allevare pecore e bestiame. Il destino di questa valle è legato a quel capannone industriale arrivato come la rivoluzione dell´oro ottanta anni fa. ”Mi dispiace non posso alzarmi, non posso rischiare sbalzi di pressione”. Il deputato è seduto dal 7 marzo sullo stesso divanetto rosso nella Salle des Quattres-Colonnes, il luogo usato dai parlamentari per incontrare i giornalisti e fare dichiarazioni alle televisioni. Alto più di un metro e novanta, ex giocatore di rugby ormai scheletrico, è difficile non vederlo. Gli usceri, che vigilano su di lui, ormai sorridono. L’edicolante dell’Assemblée gli mette da parte i ritagli. Molti funzionari hanno incominciato a volergli bene, i deputati invece sono più divisi. ”All’inizio - racconta Lassalle - i colleghi evitavano il mio sguardo. Li vedevo critici, perplessi, disturbati”. Non esiste nella storia recente francese un uomo politico che abbia fatto uno sciopero della fame all’interno del Parlamento. Figlio di pastori, diploma in agricoltura, Lassalle è stato eletto sindaco all’età di 21 anni. Ha accumulato incarichi locali, regionali, fino a sbarcare nel 2002 nella capitale con il partito di centro Udf. Nella Camera dei deputati ha sempre difeso le questioni locali, gli orsi in via di estinzione, il traforo di Somport per la Spagna. Si è già segnalato per aver intonato il canto basco ”Aquelos Montagnos” nell’emiciclo della Camera quando il ministro Sarkozy ha tentato di sopprimere la prefettura della zona. ”La sua è solo politica-spettacolo” commenta sferzante un deputato dell’Ump, il partito delle maggioranza. In Francia lo stile è sostanza. Sul caso Toyal, Lassalle ha presentato varie interrogazioni, denunce, diffuso comunicati. ”Lo sciopero della fame è stato provocato dal grande senso di impotenza che ho provato, mi sono reso conto che noi deputati non possiamo nulla di fronte ai grandi interessi economici”. [...] Il ”samurai dei Pirenei”, come lo chiamano malignamente alcuni colleghi, intanto qualche risultato l’ha ottenuto. Il governo è stato costretto ad occuparsi del dossier, chiamando in Giappone i vertici di Toyal. Lui vuole la vittoria completa. ”Un tempo nella fabbrica c’era un dirigente del paese, che aveva i suoi figli a scuola che un giorno sarebbero diventati anche loro operai”, ricorda Lassalle. ”Ora ci ritroviamo con un manager che è stato procacciato da un tagliatore di teste americano e non sa nulla del territori”». Ogni tanto qualcuno passa a dare una parola di conforto, soprattutto i socialisti. Il partito comunista gli ha proposto di prendere la tessera. Lui ci tiene a dire che lo fa solo per la sua ”gente”. ”Se un deputato deve rischiare di morire per far accadere le cose in politica allora significa che la nostra democrazia non va poi così bene”» (Anais Ginori, ”la Repubblica” 8/4/2006).