Elvira Serra Corriere della Sera, 09/04/2006, 9 aprile 2006
D’Agostino: tante pressioni per farmi stare zitto, Corriere della Sera, 9 aprile 2006 Un cronista di Page Six è sotto accusa per tentata estorsione a un magnate Usa
D’Agostino: tante pressioni per farmi stare zitto, Corriere della Sera, 9 aprile 2006 Un cronista di Page Six è sotto accusa per tentata estorsione a un magnate Usa. «No! Dimmi il nome, io li conosco tutti». Big Gossip, come l’Herald Tribune ha incensato Roberto D’Agostino, si diverte a commentare l’inchiesta che ha messo in ginocchio il New York Post. «Jared Paul Stern è da galera, ci finirà e curerà la sua "Pagina Sei" dal carcere», scherza (ma non troppo) il papà di Dagospia, sito disprezzato, temuto e – guardacaso – «supercliccato» dall’Italia del potere. A lei non è mai venuta la tentazione di fare un ricatto? «Mi è successo il contrario. Ma amo essere libero e la libertà è una sola parola: no». Qualcuno le ha fatto un’offerta per non pubblicare alcune notizie? «Sì, ho ricevuto pressioni. In genere arrivano dal mondo della finanza e dell’economia. La frase di rito è: io acquisto la pubblicità in cambio del tuo silenzio». E lei che cosa replica? «L’ho detto: no. Basta guardare Dagospia per rendersene conto. I veri proprietari dei giornali non sono gli azionisti, ma gli inserzionisti. Nessuno scriverà mai una storia piccante su Armani, Versace, Dolce & Gabbana...». Le capita spesso di avere problemi per i suoi pezzi? «Gli errori li facciamo tutti. Ho qualche querela pendente, quelle più brutte le ho perse con i Savoia. A me pesano, sono l’editore di me stesso e i soldi li tiro fuori di tasca mia. Sicuramente ora sono più povero di prima, quando mi pagavano per fare lo scemo in tivù, dove ero chiamato come opinionista». Però il gossip continua a essere cibo ghiotto per il suo sito. «Ormai poca roba, appena il 10 per cento. Oggi mi diverto molto di più a scrivere di economia e politica. Preferisco occuparmi di Telecom, Bankitalia, la grande finanza. Per me è più importante Bazoli di Prodi. Le segnalazioni che continuo a ricevere sulla vita privata di questo o quello le riservo all’Oral Dago, lo spazio serale in cui intrattengo i miei amici più cari con ciò che non scrivo». Le feste a casa di Maria Angiolillo sono ancora patrimonio di tutti. « diventato un gioco tra me e lei. Ogni volta che organizza qualcosa io faccio la schedatura degli ospiti e lei diventa matta. Un periodo ha cercato in tutti i modi di scoprire chi fosse la talpa e ha giocato ai dieci piccoli indiani: a ogni festa non invitava la presunta spia, ma regolarmente si trovava sotto casa Umberto Pizzi (il fotografo ufficiale di Dagospia, ndr) ». La signora Angiolillo non è l’unica a non gradire le sue incursioni «gossippare»... «L’ultima mi è riuscita al compleanno di Giovanni Malagò, c’erano i vari Gianni Letta, Rutelli, Veltroni, Montezemolo. Quest’ultimo si è arrabbiato parecchio. Ma io con il mio sito faccio un’opera democratica. Voglio che il lettore capisca che non si è perso niente, che una serata con le "Casalinghe disperate" è stata più divertente». Qual è lo scoop che ha scatenato maggior finimondo? «Non so se lo puoi pubblicare». Vediamo. «La nomina di Stefano Folli alla direzione del Corriere. L’ho scritto 48 ore prima che fosse annunciato. Nessuno ci credeva, furono due giorni di fuoco». Lo scoop che vorrebbe fare? «Ci sono parecchie foto interessanti in giro che nessuno pubblica. I direttori delle testate le acquistano e poi le infilano in un cassetto». possibile? «Certo. Succede spesso nel mondo dello spettacolo. Il fotografo chiama il direttore di riferimento, questo gli dà 150 mila euro e poi non pubblica niente. Lo ha raccontato anche Umberto Pizzi di quella volta che beccò Gianni Agnelli con una giovane modella americana: l’indomani Luca Cordero di Montezemolo acquistò gli scatti in esclusiva per l’Eco dell’industria, un giornalino della Fiat. Il meglio del "paparazzume" non viene mai pubblicato ». Elvira Serra