8 aprile 2006
Rumesh Rajgama Achrige, diciannovenne di origini cingalesi ma da sempre residente a Como, mercoledì 29 marzo portava in macchina i suoi amici, tutti minorenni
Rumesh Rajgama Achrige, diciannovenne di origini cingalesi ma da sempre residente a Como, mercoledì 29 marzo portava in macchina i suoi amici, tutti minorenni. Forse spaventato dal fatto di non aver con sé la patente ma solo il foglio rosa, non si fermò all’alt di una pattuglia di polizia locale in borghese. Inseguiti, i ragazzi furono bloccati a un semaforo, fatti scendere dalla macchina, messi in fila contro un muro. Sempre più impaurito Rumesh provò a scappare ma dopo nemmeno un paio di metri fu preso alla testa da un colpo di proiettile sparato dall’agente Marco Dainati, di anni 39. Portato all’ospedale fu dichiarato clinicamente morto. I vigili, del nucleo creato dal Comune per combattere i graffitari, volevano fermare la macchina di Rumesh perché tra i passeggeri avevano riconosciuto un noto writer della zona. Sulla strada provinciale che porta da Como a Lecco. Pomeriggio.