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 2001  maggio 13 Domenica calendario

Gli exit poll dell’angelo custode di Frate Indovino, Il Giornale, 13 maggio 2001 Frate Indovino, come sta? "Un pochino meglio

Gli exit poll dell’angelo custode di Frate Indovino, Il Giornale, 13 maggio 2001 Frate Indovino, come sta? "Un pochino meglio. Ma io ringrazio il Signore anche di questo pochino". Dall’alto dei suoi 86 anni e dei sei milioni di copie che distribuisce il suo celebre almanacco, padre Mariangelo da Cerqueto, così si chiama l’indovinator degli indovinatori, continua ad azzeccarci con disarmante semplicità. La stessa del suo pizzetto candido e dello sguardo vivace. Attribuisce il merito delle sue – come chiamarle? – previsioni (tipo quella della caduta del muro di Berlino un anno prima che avvenisse) all’angelo custode con cui dice di parlare sempre. I suoi calendari escono dal 1945, ma la sua filosofia non è cambiata mai: saper ridere per saper vivere. In tempi di magra, con i sondaggi pre-elettorali proibiti e la par condicio che imbavaglia, a Frate Indovino da Perugia ci siamo rivolti per vedere se indovina il 13 maggio. E anche dopo. Il suo angelo custode le ha detto chi vincerà le elezioni? "L’angelo custode di padre Pio, col quale l’angelo mio s’incontra, non è d’accordo di fare pubblicità per la politica. Se uno fa una domanda del genere, essi replicano: chiedetelo a Dio". Ma secondo quello che lei ha appreso, come sarà il futuro politico di Silvio Berlusconi e di Francesco Rutelli? "Rutelli lo percepisco come un po’ fanfarone e poco sincero. Non credo al paradiso che promette. Lui è uscito fuori improvvisamente, ma la politico è la più difficile di tutte le arti. Nel mio corpo sento un fluido che mi fa ritirare da quella persona, sento che non condivide con me le idee. Per l’altro, per Berlusconi, c’è più attenzione. La perfezione non esiste. Ma per lui la cosa mi appare più facile. Berlusconi ha maggiori possibilità". Come sarà il prossimo futuro di Gianfranco Fini e di Massimo D’Alema? "Fini ha un bel futuro, che inizierà con la nuova legislatura. Però non c’è chi dietro di lui possa seguirlo o aiutarlo. un uomo isolato. D’Alema è una figura, sulla base degli impulsi che sento dentro di me, negativa Per la sua capacità o per la poca fortuna politica, non saprei dire". Diverso il suo "sentire" per Valter Veltroni? "Si deve fare un po’ le ossa. Invece quella pretesa di voler diventare qualcuno...". Più semplice, forse l’avvenire politico di Giulio Andreotti, oppure ce l’ha ormai dietro le spalle, l’avvenire? "Povero Andreotti. Dobbiamo pregare per lui. ancora in difficoltà. Il Signore gli dia una buona e serena vecchiaia. Molti apprezzano i sacrifici che ha fatto per dedicarsi alla politica, ma altri gli rimproverano proprio la politica che ha fatto". Vede meno ostacoli all’orizzonte di Pierluigi Castagnetti? "Oh Castagnetti, è l’uomo della serenità. Dove entra, c’è gioia. Sarebbe un felicissimo ambasciatore. Non altro". Fluidi in ascesa o in discesa per Pierferdinando Casini? "Ha dei punti seri. Punti che però anche per lui non devono essere aspettati come s’aspetta la pioggia appena è nuvoloso. Bisogna che Casini lavori per sé per migliorarsi e anche per migliorare gli altri. Non si va alla politica con quattro grani di incenso e di pepe". Forse è meno complesso il domani di Giuliano Amato? "Le mie sensazioni non mi segnalano niente". Più chiaro l’avvenire di Umberto Bossi? "Lui crede in quello che ha creduto sempre. Ma pensa di poterlo realizzare. Cadere dal banchetto non cadrà. Noi diciamo cadere dal banchetto quando si casca e la sedia perde tutte e quattro le gambe. Forse la sedia di Bossi ne potrà perdere due". E quello di Antonio Di Pietro? "Di Pietro deve darsi più all’angelo custode di Padre Pio. Deve pregare di più, dev’essere più cristiano. Il suo angelo custode non è d’accordo con tutto quel che fa lui". Ma lei come fa a saperlo? "Il nostro angelo custode è un grande, importante collaboratore. lui che ci ispira, che ci segue, che riesce sempre a far mettere in pratica qualcosa di buono". Federico Guiglia