Corriere della Sera 03/04/2006, pag.13 Fabrizio Roncone, 3 aprile 2006
Fabio Fazio ha 40 anni, una moglie carina e discreta (Gioia) e un figlio di origine ucraina adottato quasi un anno fa
Fabio Fazio ha 40 anni, una moglie carina e discreta (Gioia) e un figlio di origine ucraina adottato quasi un anno fa. Vivono in una casa normale e, racconta Teo Teocoli, «pure un po’ sfigata». A Celle, sulla collina savonese, sotto l’autostrada. Quando scrissero che era «abusiva», a Fazio venne la pitiriasi (chiazze rossastre sulla schiena). Malattia delle persone sensibili. Infatti Fazio dice che la sua «gentilezza è rivoluzionaria». Sarà. Da ragazzino adorava però Raimondo Vianello (grande fan berlusconiano). A 17 anni partecipa al concorso della Rai, «Un volto nuovo per gli anni ’80». Uno degli esaminatori è Bruno Voglino. «Mi chiesero cosa sapessi fare. Io imitai le voci di Sandro Pertini e Paolo Rossi». E lo presero. «Eravamo ottomila, restammo in dieci. Bei nomi. Chiambretti, Iacchetti, Cecchi Paone, Faletti, Tedeschi, Poggi». Fazio lo chiamano a fare l’ospite di Pronto Raffaella, poi c’è Quiz con la Goggi. Lo cercano quelli di Drive in, lui rifiuta, ma in Rai arriva Angelo Guglielmi, che non lo vede: «Questo è un Paese di imitatori, e lui non è nemmeno il più bravo». Trasloco a Odeon tv. Nel 1993, di nuovo in Rai, debutta a Quelli che il calcio, gran successo con 5 milioni di telespettatori. Seguono: campagne miliardarie Dash e Lotto, trasmissioni come Anima mia e Ultimovalzer, poi due Festival di Sanremo e una fuga a La7, per un programma mai cominciato e un risarcimento da togliere il fiato anche a Vespa e da fargli considerare, con apprensione, i progetti fiscali di Prodi.