ONDA TV n.15 dal 8 al 14 aprile 2006, 14 aprile 2006
Dopo il successo delle prime dieci puntate (oltre l’11% di share di media), dal 12 aprile sarà in onda la seconda serie di Glob - L’osceno del villaggio
Dopo il successo delle prime dieci puntate (oltre l’11% di share di media), dal 12 aprile sarà in onda la seconda serie di Glob - L’osceno del villaggio. Il conduttore Enrico Bertolino continuerà ad analizzare con ironia gli eventi più significativi del mondo della comunicazione. Quali saranno le novità della seconda edizione? «Ci saranno novità importanti per quanto riguarda personaggi e ospiti, il periodo della campagna elettorale è stato molto prolifico per le idee. Cambierà la scenografia in studio, nelle prime puntate ci saranno Michele Serra e altri giornalisti per commentare i risultati del voto. Nel cast insieme a Debora Villa ci sarà Giorgio Ganzerli che sotituirà Miki e Lesh, che però torneranno a trasmissione in corso. Ultima novità un filo diretto con il sito di Beppe Grillo che interverrà telefonicamente con noi, purtroppo non potrà essere presente in video per problemi legali con la Rai». L’interazione con il pubblico resta una costante di Blog? «L’interazione, come lo scorso anno, ci sarà soprattutto attraverso internet: un gruppo di stagisti coordinati da Loris Mazzetti collaborerà con la trasmissione per raccogliere i pareri e i dubbi del pubblico da casa.» Come mai avete chiamato Giorgio Ganzerli per sostituire Miki e Lesh? «Giorgio è un personaggio in linea con il programma, poi è anche un bravo autore.» Avete già deciso gli argomenti delle prime puntate? «La politica sarà al centro delle prime due. Il dopo elezioni verrà approfondito con un maggiore accenno satirico anche perché lo scorso anno mi hanno accusato di fare poca satira, ma preferisco farla nella copertina di Ballarò. Nel mio programma voglio occuparmi di comunicazione, spiegare perché una notizia è meno in vista di altre, perché ”Libero” da 2 anni non ha foto in copertina e come i giornali scelgono la loro linea editoriale. Nelle nove puntate ci occuperemo anche di costume, delle foto dei manifesti elettorali (sulle quali si potrebbero fare una decina di puntate) e di altri fenomeni del nostro Paese». In questi mesi di non programmazione cosa è successo di rilevante nel mondo della comunicazione? «La vicenda delle olimpiadi è un fatto molto importante, prima dell’inizio dei giochi invernali Raidue si sentiva penalizzata nel diventare rete olimpica, gli ascolti hanno smentito nei fatti chi si lamentava». In questa edizione ci sarà la ”rassegna stanca”? «Posso dirvi che non ci sarà il mio monologo iniziale, che sposterò proprio nel corso della ”rassegna stanca”. Ho notato che molte trasmissioni hanno copiato il mio modo di introdurre la trasmissione e ho deciso di cambiare ispirandomi agli argomenti trattati in rassegna per fare i miei monologhi». Sul sito di Glob molti telespettatori si sono lamentati per l’orario della messa in onda. è previsto uno spostamento? «L’orario è stato concordato da me con la rete. Per sperimentare la terza serata mi sembra un’ottima vetrina. Certo ci sarà la concorrenza di Matrix e Porta a porta ma preferisco avere più qualità che litigi con la rete». Da comunicatore, un commento sulla campagna elettorale? «E’ una campagna elettorale che tende a evitare i contenuti e questo è stato un grande difetto. Certo le campagne elettorali negli Stati Uniti sono sempre molto più violente delle nostre». Il meglio e il peggio? «Gli insulti e le aggressioni sono state il punto più basso della campagna, l’intervento del Presidente Ciampi per la moderazione dei toni è stato il momento migliore perchè da cittadino mi sono sentito garantito». Glob si occupa anche di tv straniere, come vanno ultimamente le cose fuori dall’Italia? «La televisione spagnola dopo un momento di ripresa sta tornando indietro, nelle televisioni inglesi trasmettono sempre degli ottimi documentari. Ultimamente seguo la tv cinese dove in prima serata c’è una Raffaella Carrà orientale che spiega al pubblico come compilare un curriculum». Dalla sua esperienza nelle università e nelle aziende, nota qualche differenza tra il pubblico televisivo e quello di un’aula? «Il pubblico televisivo subisce mentre nelle università si contesta e ci si confronta. La televisione, specialmente negli ultimi anni, è diventata uno strumento di condizionamento del pubblico». Ma lei lavora sempre. Nei suoi periodi di pausa cosa fa? «è vero, lavoro sempre. L’unico passatempo, se si può chiamare così, è un’associazione che si occupa dei bambini brasiliani, ”Vida a Pititinga”, che ha anche un sito internet www.vidaapititinga.org».