Vincenzo Martucci, ཿLa Gazzetta dello Sport 4/4/2006;, 4 aprile 2006
Dall’inizio dell’anno Roger Federer ha perso una sola partita (finale di Dubai contro Nadal), tanto che molti sono ormai convinti che sia pressoché imbattibile
Dall’inizio dell’anno Roger Federer ha perso una sola partita (finale di Dubai contro Nadal), tanto che molti sono ormai convinti che sia pressoché imbattibile. Mats Wilander: «Il primo colpo dev’essere mentale, oggi gli avversari non sono davvero delusi di perdere contro Federer. E lui vince nei primi 40 minuti, quando chi l’affronta lo ammira: ”Non posso batterlo, è troppo bravo”. Il tennis è sì tecnico e fisico, ma anche molto mentale». Bob Brett (ex coach di Becker e Ivanisevic): «Il punto più debole di Roger è la palla alta sul rovescio. Perciò soffre tanto un mancino dal gran dritto in top spin come Nadal. Bisogna evitargli il colpo migliore, il dritto, ed essere energici, chiudere i colpi e cercare le combinazioni». Tommy Haas: «Per battere Roger ci vogliono la potenza di Safin, l’intensità di Nadal sulla terra e un match perfetto al servizio di Roddick. Magari tutti insieme».