Varie, 22 marzo 2006
PANDOLFI
PANDOLFI Elio Roma 17 giugno 1926. Attore. «Avendo preferito il Teatro al tavolo del ragioniere, frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica ”Silvio D’Amico” dove si mette subito in luce per l’eclettismo di interprete, mimo e cantante tanto che il suo ingresso nel teatro di rivista appare come un naturale approdo. Debutta nel 1948 come mimo-ballerino a Venezia, al Teatro La Fenice, ne Les malheurs d’Orphée di Milhaud. Nello stesso anno entra con Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma e subito dopo nella storica compagnia del teatro comico-musicale della Radio; indimenticabili le sue partecipazioni a riviste di successo come La bisarca e Rosso e nero. Negli anni Cinquanta la sua esperienza di attore versatile lo porta sul set cinematografico; poi ancora tanta radio e tanto varietà televisivo, specie nei panni di impertinenti ”monellacci”, dapprima accanto a Sandra Mondaini, poi con l’inseparabile Antonella Steni. Nel 1954 è al fianco di Wanda Osiris in Festival; nel 1957 è con Morelli-Stoppa in una storica edizione de L’impresario delle Smirne di Goldoni (regia di Luchino Visconti; musiche di Nino Rota). Nel 1967 è fra i protagonisti della serie televisiva Triangolo rosso. Nel 1970 partecipa a Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini con Rascel e Prioietti, poi a Il vizietto di Luciano Salce e ad Accendiamo una lampada con Dorelli-Guida. Innumerevoli gli attori ai quali ha dato voce sul grande schermo. Dal 1985 si dedica assiduamente all’operetta e al suo antico amore, l’opera lirica. Memorabili le sue interpretazioni di Njegus ne La vedova allegra di Lehar nei maggiori teatri italiani; affronta con straordinario consenso di critica il ruolo di Spalanzani ne I racconti di Hoffmann di Offenbach. Nel 2001 ha ricevuto il premio internazionale del Festival dell’Operetta di Trieste. Da alcuni anni svolge attività concertistica con il pianista Marco Scolastra» (www.studiomusica.net).